I grillini: doppio appalto per la Tac dei tumori

Denuncia di Pettinari: due gare della Asl per evitare l’affitto costoso del camion ma il macchinario non potrà funzionare perché il progetto non è completo

PESCARA. Una doppia gara d’appalto per un macchinario che, secondo il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari, non potrebbe neanche funzionare. È attraverso un’interpellanza al presidente della Regione Luciano D’Alfonso che Pettinari porta in Regione il caso della Tac-Pet, l’apparecchiatura presa in affitto a 4.650 euro al giorno con le cure in un camion nel piazzale dell’ospedale. Una macchina che, come illustra il consigliere regionale, si avvale «di una metodica di diagnostica per immagini utilizzata soprattutto in campo oncologico e si basa sulla somministrazione di radio-farmaci per individuare precocemente i tumori e valutarne la dimensione e la localizzazione». Per il consigliere regionale l’apparecchiatura mobile Pet/Ct presenteall’ospedale, «è in regime di locazione per cui paga un canone di affitto. L’attuale servizio di Pet/Ct sarebbe stato oggetto di una gara d’appalto alla fine del 2010», illustra il consigliere del Movimento 5 Stelle, «e questa gara inizialmente era per la fornitura in locazione di due accessi settimanali, per un totale di 104 giornate e fu aggiudicata per un prezzo di 8.500 euro a giornata». Ma, come prosegue ancora il consigliere, «nel 2012 il prezzo sarebbe stato ricontrattato per un importo di 4.650 euro al giorno per 240 giornate all’anno».

Quindi, come prosegue sempre l’interpellanza, «sembrerebbero in itinere due gare d’appalto e ognuna prevedrebbe l’acquisto di un tomografo Pet/Ct. Delle due gare d’appalto, una sarebbe stata programmata cinque anni fa».

Il consigliere regionale fa anche notare al presidente della giunta e all’assessore competente che quel macchinario non sarebbe in grado di funzionare perché, come illustra ancora, «la mancanza della cella di manipolazione delle sostanze radioattive non consentirebbe al sistema di poter funzionare regolarmente e quindi, se i lavori venissero aggiudicati senza questa previsione, l’ospedale di Pescara sarebbe costretto a servirsi nuovamente delle Pet/Ct in locazione».

A questo punto il consigliere regionale si rivolge al presidente della giunta D’Alfonso chiedendo intanto se «il sistema può funzionare senza la cella di manipolazione; per quale motivo», come conclude il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle «la cella di manipolazione non è stata introdotta nel bando di gara e perché solo così in ritardo si sta arrivando all’acquisto delle apparecchiature Pet/Ct che si sarebbero potute acquistare anche dieci anni fa risparmiando i notevoli costi di locazione». (cr. pe.)

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