I libri voluti da D’Alfonso in vendita on line

Le offerte di alcuni siti. L’opposizione: «Nei volumi elencate opere che non sono dell’ex sindaco»

PESCARA. Dove sono finiti i 2mila libri dal titolo «Pescara una città in trasformazione», ordinati da Luciano D’Alfonso nel 2008 quando era sindaco della città? È la domanda che continuano a porsi i consiglieri di opposizione, soprattutto adesso che si sono accorti che quei volumi sono in vendita on line.

Proprio così, ci sono alcuni siti specializzati, come Ibs e Amazon, che pubblicizzano la vendita di quei libri. Per carità, nessuno dice che siano gli stessi che D’Alfonso aveva ordinato per il Comune e per i quali la società editrice Carsa aveva inviato inizialmente all’ente una fattura da pagare di 100mila euro, cioè 50 euro a volume. Di quei libri, tuttavia, non sarebbe rimasta traccia. O meglio, qualche copia impolverata è rimasta in mezzo alle scartoffie di un gruppo consiliare.

In compenso, ora appaiono nelle pubblicità dei siti on line. Vengono venduti, con lo sconto a 46,75 euro, mentre il prezzo di copertina, si legge, è di 55 euro. Secondo alcune indiscrezioni, anche una nota libreria della città avrebbe messo in esposizione alcune copie.

La cosa può sembrare strana, soprattutto per il fatto che quei libri continuano a scatenare polemiche. La settimana scorsa, i consiglieri di opposizione, con l’appoggio di alcuni loro colleghi della maggioranza, sono riusciti a bloccare in consiglio comunale la delibera per dare il via a una transazione con cui il Comune, per chiudere il contenzioso, dovrebbe versare alla Carsa 47mila euro. Già, perché il conto di quei libri nessuno lo ha pagato sinora e la società editrice si è rivolta ai giudici del tribunale di Pescara. Così, i cittadini rischiano di pagare due volte quei libri, la prima per acquistarli on line e la seconda con i soldi che il Comune dovrà prima o poi sborsare per quell’ordine di pubblicazione che, a detta dell’opposizione e del Movimento 5 stelle, sarebbe avvenuto verbalmente, senza richieste scritte dei dirigenti dell’epoca. Ma le polemiche non finiscono qui. Ora, riguardano anche il contenuto di quei libri. All’interno ci dovrebbero essere solo le opere pubbliche realizzate durante i cinque anni di governo della città di D’Alfonso, cioè dal 2003 al 2008. Ma, a detta dei consiglieri Carlo Masci (Pescara futura) e Vincenzo D’Incecco (Forza Italia), alcune di quelle opere sarebbero state realizzate dal predecessore di D’Alfonso, l’ex sindaco Carlo Pace. «Basta sfogliare il libro», ha affermato Masci, «per rendersi conto che è pieno di dati falsi. Un esempio: gli interventi di riqualificazione di via Trento, via Roma, via Piave, piazza Martiri dalmati e giuliani sono stati realizzati da Pace nel 2001-2003». «Inoltre», ha aggiunto D’Incecco, «sono contemplate opere che non sono mai state realizzate, come i palazzi della Regione».(a.ben.)

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