I negozianti di Porta Nuova contro il Comune

Contestata la scelta di prevedere le iniziative dello Shopping Day solo nelle vie del centro

PESCARA. Dodici ore di shopping con sconti e iniziative natalizie. La giornata di oggi, organizzata dall'assessorato al Commercio, così com'è non piace ai commercianti di Porta Nuova. «Non aderiamo a questa manifestazione», si legge in una nota del consorzio di via Pescara Viva, presieduto da Pietro D'Agostino, «Pescara per l'assessore Cardelli finisce al ponte Risorgimento e ne abbiamo avuto un'ulteriore prova con la consegna delle locandine per promuovere lo shopping nel giorno dell'Immacolata. "Dodici ore di shopping conveniente nel centro della città", dice il manifesto, come se Porta Nuova non esistesse».

Se a scatenare la reazione del consorzio di esercenti sono state le locandine, non ha destato meno malcontento la mancanza di iniziative nella parte sud della città. «La comunicazione è fondata solo sul centro», dice Gianluca Monaco, commerciante e segretario del consorzio, «qui non è stato organizzato niente. Il coro gospel è a piazza Salotto e il parcheggio gratis è stato previsto solo nell'area di risulta. In più, mentre in centro si accendono le luminarie, in questa zona ce ne sono poche e diradate, e in alcune vie non c'è proprio nulla».

Lo Shopping Day di oggi, prevede infatti l'accensione delle luminarie natalizie in città, ma gli esercenti di Porta Nuova si sentono tagliati fuori e per protesta annunciano l'accensione di lumini lungo le strade principali, via D'Avalos, via Pepe, via Vespucci. «Lo facciamo in segno di lutto per il commercio di questa zona», continua Monaco, «ma lasceremo volare anche delle lanterne cinesi, è quello che ci rimane visto che il Comune non ci sostiene come fa con il centro cittadino».

L'assessore Stefano Cardelli però non ci sta, vuole evitare che una giornata di festa si trasformi in un'occasione di polemica. «È una bella iniziativa, polemizzare è inutile», dice, «la contrappossizione tra questa o quella zona non serve, per me i commercianti sono tutti uguali, e poi abbiamo avuto tantissime adesioni anche dai commercianti di Porta Nuova». Sulla carenza di illuminazione delle feste, Cardelli è definitivo: «Non sono io l'assessore alle luminarie».

Ma la discussione sembra appena iniziata. «Oltre al danno abbiamo avuto la beffa di essere stati convocati, come esercenti di Porta Nuova, in un bar del centro, luogo davvero poco istituzionale», si legge ancora nella nota del consorzio di via, «per essere messi al corrente dell'iniziativa. Sono ormai tre anni che l'assessore Cardelli ignora questa parte della città: non una luminaria, non un evento di intrattenimento per invogliare le persone a venire. A questo punto diffidiamo l'assessore dall'utilizzare i nomi delle nostre associazioni sui manifesti dello Shopping Day. Andiamo avanti per la nostra strada, anzi per le nostre strade: quelle di Porta Nuova».

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