I ritratti di Carlo Levi al Mas di Giulianova

Mostra nel Museo d’Arte dello Splendore (Mas) con i ritratti degli amici De Pisis, Ginzburg, Neruda, i nudi femminili e i volti dei familiari

GIULIANOVA. I ritratti degli amici Filippo De Pisis, Leone Ginzburg, Pablo Neruda, i nudi femminili, i volti dei familiari, i nodosi tronchi d’albero quasi antropomorfi nella loro possanza. Fissati sulla tela nell’inconfondibile tavolozza di Carlo Levi. Si apre domani nel Museo d’Arte dello Splendore (Mas), a Giulianova, la mostra antologica “Carlo Levi. Dipinti dal 1926 al 1973”, organizzata dalla Fondazione Museo d’Arte dello Splendore e dalla Fondazione Carlo Levi, con il patrocinio del Comune di Giulianova.

All’inaugurazione, ore 18, intervengono Guido Sacerdoti, presidente della Fondazione Carlo Levi, curatore della mostra insieme a Marialuisa De Santis, direttrice del Mas. Carlo Levi morì nel 1975 e già l’anno seguente la Fondazione a lui intitolata ha iniziato a occuparsi della conservazione e valorizzazione di 800 dipinti e di un archivio di manoscritti e altro materiale documentario, dichiarato di interesse nazionale con decreto ministeriale.

La Fondazione opera anche per promuovere la conoscenza delle molteplici attività di Carlo Levi, intellettuale a tutto tondo, pittore, scrittore, giornalista, critico, politico. Rientra in questa missione la mostra antologica al Mas di Giulianova, che propone 38 opere del maestro in un percorso che sintetizza tutto il suo arco creativo.

«Le opere costituiscono un percorso attraverso tutta l’esperienza pittorica di Levi» spiegano gli organizzatori «rappresentata fin dai primi momenti, nei quali si evince ancora l’influenza di Felice Casorati, passando per le opere della maturità, in cui le esperienze e i contatti con il mondo artistico francese orientano i suoi lavori verso i modi di un originale e personalissimo espressionismo, fino alle pitture dell’ultimo periodo, dedicate agli alberi e dominate dal colore».

Nelle sale del Mas, accanto a paesaggi e figure femminili ecco tanti ritratti di amici. Sono scrittori, artisti, ma anche militanti, come Carlo Rosselli, con il quale Levi condivise l’impegno antifascista, punito con due arresti e la condanna al confino, a Grassano e poi ad Aliano, esperienza raccontata nel celebre romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”, pubblicato da Einaudi nel 1945, che diede a Carlo Levi fama internazionale. Oltre al ritratto di Rosselli, ecco De Pisis, Ginzburg, Pavese, Gadda, Neruda, Anna Magnani, Calvino, Montale.

Partner essenziale per la realizzazione della mostra è stata la Chaîne des Rôtisseurs, associazione enogastronomica francese, presente in quasi tutti i Paesi del mondo, attiva nel promuovere anche eventi culturali, che da poco annovera una sua sezione nella provincia di Teramo (Bailliage Abruzzo Nord). La mostra resterà allestita fino al 19 agosto. Orari di apertura: dal martedì alla domenica ore 11- 13 e ore 17-20. Ingresso libero. Info: www.fondazionecarlolevi.it, www.museodellosplendore.it, 085 8007157. (a.fu.)

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