«Il Comune applica una tassa sui disabili»

Commercianti e condomini costretti a pagare il balzello su pedane e scivoli. M5S: ora lo elimineremo

PESCARA. Il Comune, tra le numerose imposte e balzelli, fa pagare ai cittadini anche una tassa sui disabili. Più precisamente, un tributo su pedane e scivoli, realizzati sul suolo pubblico, per eliminare le barriere architettoniche. L’incredibile scoperta è stata fatta dal Movimento 5 Stelle e ieri la capogruppo Enrica Sabatini e la consigliera Erika Alessandrini hanno annunciato la presentazione di una delibera per cancellare questo balzello.

Balzello pagato soprattutto da commercianti e dai condomini che realizzano pedane e scivoli per consentire l’accesso alle persone disabili in carrozzella. Secondo un calcolo effettuato dall’architetto Giampiero Lettere, questa tassa costa 62,64 euro al metro quadrato. «Si può arrivare a pagare 300 euro all’anno», spiega, «per l’occupazione del suolo con pedane e scivoli, indispensabili ad abbattere un ostacolo di due gradini, garantendo la pendenza dell’8 per cento stabilita dalla legge». «Ulteriore spesa», aggiunge, «è quella di registrazione del contratto di occupazione che, periodicamente, va rinnovato spendendo 200 euro per la registrazione e altri 112 euro per l’acquisto di sette marche da bollo. Quindi, più di 300 euro solo per il contratto».

«Attraverso la nostra delibera», fa presente la Sabatini, «chiediamo che venga inserita immediatamente l’esenzione al pagamento dell’occupazione del suolo pubblico per pedane e scivoli e altre installazioni che risultino necessarie al superamento delle barriere architettoniche. È incredibile che, fino a questo momento, nessuno prima di noi abbia deciso di abolire questo balzello inaccettabile inserito nel regolamento della Cosap in vigore dal 1998».

Secondo la capogruppo, «sono tre gli assessori coinvolti su questa questione che non si sono accorti di questa tassa». «L’assessore alle politiche sociali Giuliano Diodati», afferma, «che un anno fa sbandierava sui giornali la realizzazione di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, di cui oggi non c’è traccia. L’assessore al commercio Giacomo Cuzzi che, dopo due anni al governo della città, dovrebbe conoscere il regolamento della Cosap a memoria. L’assessore al bilancio Adelchi Sulpizio, che dovrebbe conoscere l’entità e l’origine delle entrate». «Risale a febbraio dell’anno scorso», ricorda la Alessandrini, «la nostra mozione per eliminare le barriere architettoniche. La Regione ha stanziato 3,7 milioni e il bando è scaduto, mentre il Comune non ha messo in campo niente».(a.ben.)

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