Il Comune azzera debito di 65mila euro del Pescara calcio

Accordo per compensare il canone per i locali dello stadio La società si impegna a fare la manutenzione degli impianti

PESCARA. Comune e Pescara calcio hanno trovato un accordo sull’uso di alcuni spazi all’interno dello stadio Adriatico. Si tratta di una querelle scoppiata due anni fa. L’amministrazione pretendeva il pagamento dei canoni per l’utilizzo di tre magazzini. La società non era disposta a pagare, in quanto sosteneva che il canone potesse essere compensato con le spese sostenute dalla stessa società per alcune migliorie nello stadio.

Ora, si chiude finalmente questa sorta di contenzioso. Il Delfino Pescara 1936 non dovrà pagare i canoni e nemmeno il debito di 65mila euro che si era accumulato per il mancato versamento degli affitti. I canoni verranno compensati con le somme che la società ha speso per effettuare i lavori di adeguamento e migliorie all’interno dell’impianto, pari a quasi 93mila euro. «Inoltre», ha spiegato l’assessore allo sport Nicola Ricotta, «abbiamo deciso di compensare anche le spese dovute per il pagamento dei canoni magazzino per i prossimi cinque anni, per circa 22mila euro l’anno, con i lavori di manutenzione straordinaria che il Pescara calcio effettuerà sull’impianto di videosorveglianza dello stadio e sul maxi schermo all’interno dell’impianto sportivo, per una spesa preventiva di circa 23mila euro, ovviamente da documentare ogni anno, sgravando così il Comune da tale onere». «Riteniamo si tratti», ha proseguito l’assessore, «di un accordo straordinario e trasparente, che supera le sterili polemiche nell’interesse del territorio e di tutta la città».

La vicenda parte nel 2009. In occasione dei Giochi del Mediterraneo, l’amministrazione comunale realizzò diversi lavori di ristrutturazione e riqualificazione dello stadio per oltre 10 milioni di euro. Al termine di questi lavori, la società Delfino Pescara occupò alcuni locali della struttura. Gli uffici del Comune invitarono la società a pagare le locazioni per l’uso dei locali, pari ad oltre 65mila euro. Ma la società si rifiutò, facendo presente di aver sostenuto diverse spese per alcune migliorie dello stadio in seguito alla promozione del Pescara in serie A. Vennero rifatti gli arredi e le sedie della sala stampa, la ristrutturazione degli spogliatoi e gli impianti elettrici.(a.ben.)

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