Il Comune chiede soldi per le imprese

Attesi 17 milioni dalla Cassa depositi e prestiti per saldare i debiti, ecco i lavori pubblici ancora da liquidare

PESCARA. L’amministrazione Mascia ha presentato una richiesta alla Cassa depositi e prestiti per ottenere un anticipo per pagare i creditori. La cifra richiesta è di ben 17 milioni di euro.

Ci sono decine di aziende che aspettano da mesi, alcune da anni, il pagamento di fatture per opere e prestazioni già realizzate a favore dell’ente.

Decreto del governo. L’iniziativa parte da un decreto legge, approvato di recente dal Consiglio dei ministri, che sblocca i pagamenti della pubblica amministrazione, consentendo l’allentamento del Patto di stabilità interno. Con questa operazione il governo ha concesso anticipazioni di liquidità in favore degli enti locali per l’intero importo disponibile di 3,6 miliardi di euro. Già si sa che le domande presentate dagli enti locali di tutta Italia, verificate positivamente dalla Cassa depositi e prestiti, sono state circa 1.500. «L’importo delle domande degli enti locali», spiega una nota del ministero dell’Economia, «è stato di circa 5,76 miliardi di euro. L’importo effettivamente concesso, tenuto conto del plafond disponibile di 3,6 miliardi di euro, è stato determinato secondo il criterio proporzionale, sulla base di una percentuale pari a circa il 62 per cento dell’importo richiesto». «Le erogazioni delle anticipazioni», conclude la nota, «pari a 1,8 miliardi per il 2013 e 1,8 miliardi per il 2014, saranno effettuate dalla Cassa depositi e prestiti con il perfezionamento dei relativi contratti con gli enti locali interessati».

La richiesta del Comune. L’amministrazione comunale ha approfittato di questa occasione per richiedere il massimo della somma ottenibile dalla Cassa depositi e prestiti, cioè 17 milioni di euro.

Il decreto legge dà la possibilità agli enti locali di restituire il prestito con un piano di rientro spalmato in trent’anni, ma l’amministrazione pescarese ha presentato un piano ridotto a quindici anni, con un tasso di interesse agevolato pari al 3,30 per cento. «Questa operazione», ha spiegato l’assessore al bilancio Massimo Filippello, «serve per accelerare quanto più possibile i tempi di pagamento di quelle imprese e quei professionisti che hanno realizzato opere e offerto prestazioni a favore del Comune. Viene così accolto l’appello degli Ordini professionali e delle associazioni di categoria che chiedono l’aiuto delle pubbliche amministrazioni per dare una boccata d’ossigeno ad aziende, specie le più piccole, che sono in forte sofferenza per la crisi economica e per i tempi troppo lunghi di liquidazione dei pagamenti nella pubblica amministrazione».

La Cassa depositi e prestiti, ovviamente, non verserà tutta la somma richiesta dal Comune.

«Non sapendo quale sarà la somma su cui potremo contare», ha aggiunto l’assessore, «la nostra amministrazione ha già liquidato, con fondi propri, 2 milioni 300mila euro di vecchie fatture per opere già realizzate».Se riuscirà ad ottenere il prestito, l’amministrazione provvederà a liquidare imprese e professionisti, partendo dalle fatture più vecchie, per arrivare a quelle più recenti.

Ecco alcuni debiti. Quali sono i debiti del Comune? L’ente ne ha svelati alcuni nel settore dei lavori pubblici. Si tratta di interventi già svolti e le imprese non hanno ancora ricevuto i soldi. Nella lista figurano la riqualificazione e l’arredo dei quartieri di Villamagna e Fontanelle (12.750 euro); la manutenzione straordinaria del litorale (15.037). E poi ancora, la manutenzione della recinzione del parco di Villa Basile (11.550); il quarto stato di avanzamento della Città della musica (12.714); la riqualificazione dei marciapiedi di viale Bovio (24.241); il rifacimento della segnaletica stradale delle riviere (17.951); il completamento di via Carducci (25.041).

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