Il Comune diffida l’Aca per le case senza fogne Residenti “scagionati”

L’amministrazione si è accorta che la condotta sospetta è collegata a più palazzine. Colpa dell’ente o dell’azienda?

PESCARA. I residenti di via Sacco, messi sotto accusa nei giorni scorsi dall’Aca, non c’entrano nulla con gli scarichi abusivi nel fiume. La condotta sospetta sarebbe collegata non a due palazzine come affermato dall’azienda acquedottistica, ma a più edifici, per poi confluire nel canale di raccolta dell’acqua piovana. La scoperta è stata fatta dai tecnici del Comune durante un sopralluogo e immediata è stata la reazione dell’amministrazione. Il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il direttore del dipartimento Attività tecniche dell’ente Tommaso Vespasiano hanno subito inviato una diffida all’amministratore dell’Aca Vincenzo Di Baldassarre ordinandogli di provvedere immediatamente a collegare la condotta con la fognatura più vicina esistente.

In questo modo, l’amministrazione comunale ha scagionato i residenti delle due palazzine, ai civici 168 e 170, messi sotto accusa alcuni giorni fa dall’azienda acquedottistica, che aveva sospettato la realizzazione di un allaccio abusivo per scaricare liquami nella condotta dell’acqua piovana del Comune. Liquami che, in questo modo, sono finiti direttamente nel fiume.

Ora, a detta dell’ente, la responsabilità di questo collegamento non sarebbe addebitabile alle palazzine, bensì a qualche ente che non ha effettuato in passato l’allaccio della condotta alle fogne. Ossia, lo stesso Comune o, addirittura, l’Aca. Fortunatamente, l’amministrazione comunale si è accorta in tempo della clamorosa gaffe, evitando così di dover inviare, come richiesto dall’Aca, una diffida ai proprietari delle due palazzine per sistemare gli scarichi. La diffida, invece, è stata inviata all’Aca. «Si ritiene», hanno scritto nel provvedimento Del Vecchio e Vespasiano, «di non poter procedere nei confronti dei residenti dei numeri civici segnalati e si diffida codesta società a provvedere immediatamente alla modifica della linea acque nere presente lungo il marciapiedi destro di via Sacco, mediante chiusura dello scarico che confluisce nel canale delle acque bianche e contestuale realizzazione di collegamento alla fognatura più vicina esistente».

Insomma, i rapporti tra ente e azienda continuano ad essere tesi, da quando il sindaco Marco Alessandrini, due settimane fa, ha addebitato all’Aca alcune responsabilità del mare inquinato.

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