Il Comune ripristina oltre 400mila euro per cultura e sociale

Spuntano i fondi per rifinanziare parte delle spese tagliate Ma gli uffici avvertono: «Questi soldi servono per il tribunale»

PESCARA. L’amministrazione comunale vorrebbe ripristinare una parte dei fondi che aveva tagliato in precedenza ad alcuni settori importanti, come la cultura e il sociale. Il condizionale, però, è d’obbligo, perché la Ragioneria dell’ente non è d’accordo. Ieri sera, i tecnici si sono riuniti e hanno scoperto che mancano i soldi per spese importanti, come quelle per la gestione del palazzo di giustizia.

Ma nella bozza di maxi emendamento al bilancio che la Ragioneria ha già provveduto a distribuire ai consiglieri e che questa mattina, alle 11, dovrebbe essere esaminata durante i lavori della commissione Finanze per poter approdare in consiglio martedì prossimo insieme al documento contabile, sono indicate spese diverse da rimpinguare. Il palazzo di giustizia non c’è.

La somma complessiva prevista da ridistribuire è di 656.000 euro. Questa cifra deriva da un decreto legge sugli enti locali che il Consiglio dei ministri ha varato ieri, con cui vengono assegnati a Pescara dei fondi, con la possibilità di spalmare in 28 anni i debiti da pagare. Insomma, sarebbe una boccata di ossigeno per il Comune completamente al verde e in attesa di avere il via libera dal ministero dell’Economia e dalla Corte dei conti alla procedura di predissesto, necessaria per risanare i bilanci in profondo rosso dell’ente. Nella bozza del maxi emendamento soggetta ad essere cambiata, il primo settore che viene rimpinguato è quello del sociale. Ma i soldi che verrebbero ripristinati nel capitolo di spesa non basterebbero comunque ad azzerare tutti i tagli praticati dall’amministrazione comunale. Ai servizi sociali sono stati tolti ben 700mila euro. Ora, con il maxi emendamento verrebbero reinseriti in bilancio 232.444 euro, più altri 12.000 euro per gli interventi in favore di soggetti a rischio di esclusione sociale. Al settore cultura, invece, dovrebbero andare 99.618 euro, più altri 10.000 per l’Ente manifestazioni pescaresi.

Nella lista di spese da rifinanziare figurano poi il canone per la gestione della pubblica illuminazione, 109.800 euro; servizio di reception-portierato in Comune, 8.000; compensi agli incaricati del servizio di sorveglianza nelle scuole, 39.700; gestione dell’ex Pescarina, 3.000; impianti sportivi, 10.000. L’elenco prosegue con le spese per il personale, 118.000 euro; interessi passivi sulle anticipazioni di tesoreria, 100.000; spese per la telefonia, 20.000. «Questa, comunque, è solo una bozza», precisano fonti della Ragioneria, «molto probabilmente, l’emendamento verrà modificato perché i soldi dovranno essere utilizzati per spese più importanti». Per il palazzo di giustizia servirebbero addirittura 300.000 euro. Poi, ci sarebbero altre spese urgenti che i tecnici non avevano previsto inizialmente. Dunque, quanto basta per azzerare i soldi destinati a ripristinare parte delle spese tagliate ai settori della cultura e del sociale.

Una doccia fredda per i consiglieri, sia di maggioranza, che di opposizione, intenzionati ad aumentare le somme da destinare al sociale. «Presenteremo un emendamento per finanziare le borse lavoro e i servizi sociali», ha detto il consigliere della Lista Teodoro Massimiliano Pignoli. «Si possono trovare altri fondi per il sociale», ha assicurato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «chiederemo di aumentare lo stanziamento di altri 200-300.000 euro».

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