Il contratto alla Soget rinnovato ogni 6 mesi

Il Comune costretto a fare continue proroghe, la riscossione dei tributi affidata senza una gara

PESCARA. Sono decenni che la Soget lavora per conto del Comune di Pescara. Prima come esattoria pubblica, poi, dal 2005, come società privata addetta alla riscossione dei tributi locali. Nulla di strano, se non fosse per il fatto che il concessionario, ossia la Soget, continua ad operare in regime di prorogatio, senza gara.

Proprio così, perché il contratto della società, ogni volta che scade, viene costantemente rinnovato dall’amministrazione comunale in carica. L’ultima proroga risale al 30 dicembre dell’anno scorso: la giunta ha approvato una delibera che ha spostato la scadenza della convenzione al prossimo 30 giugno. E c’è da giurarci che, all’approssimarsi di questa data, si procederà a un’altra proroga. Ma è la legge nazionale che consente agli enti locali di rinnovare i contratti con i concessionari, in attesa della riforma della riscossione locale attesa, peraltro, da una decina d’anni. Il via libera alla proroga è arrivato con la Legge di stabilità, che permette la prosecuzione di diritto dell’attuale sistema di esazione di tutti i contratti trasferiti al concessionario. E tra i compiti della società c’è anche quello della riscossione coattiva. Tuttavia, risultano nel bilancio del Comune ancora decine di milioni di crediti di dubbia esigibilità, nonostante l’amministrazione abbia provveduto a ripulire i conti l’anno scorso eliminando crediti non più riscuotibili per circa 11 milioni di euro.

Bisogna tuttavia far presente che non esiste più dal lontano 1999 l’obbligo per il concessionario di anticipare le somme al Comune anche in caso di mancata riscossione, cioè il cosiddetto obbligo del non riscosso per riscosso. In passato, il concessionario doveva versare comunque le somme all’ente e le domande di rimborso corrispondevano a vere e proprie richieste di risarcimento del danno. Oggi, la Soget non anticipa alcuna somma al Comune. La società, per ottenere il discarico di quote che non ha incassato, presenta una comunicazione di inesigibilità entro tre anni dalla consegna del ruolo.(a.ben.)

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