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Il coraggio di Lorenzo commuove tutta l’Italia

Il calciatore, 20 anni, del Lanciano è morto a 20 anni per leucemia. Tutta l'Italia commossa: migliaia di messaggi di cordoglio nella rete

LANCIANO. Poesie, dediche e tanti pensieri spontanei, anche da chi non conosceva Lorenzo Costantini e la sua famiglia. La storia della giovane promessa del calcio frentano, stroncata a 20 anni mentre lottava per sconfiggere la leucemia, sta suscitando tanta commozione a Lanciano, città natale di Lorenzo, e in Abruzzo, ma anche in tutto il resto d’Italia. Un abbraccio virtuale, grazie soprattutto ai social, che si stringe intorno alla famiglia del giovane, chiusa nel dolore per una morte repentina e inaccettabile. Provacata dal ritorno aggressivo della malattia o, più probabilmente, dal fisico che, fiaccato dalle cure e dalle complicanze, non ha più retto.

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I genitori Anna e Pasquale, il fratello Antonio e le sorelle Rossana e Roberta aspettano ancora risposte certe dai medici dell’ospedale universitario di Philadelphia, in Pennsylvania, dove Lorenzo era volato due mesi e mezzo fa, pieno di speranze e voglia di vivere e dove si è spento senza neanche poter iniziare la cura sperimentale.

Dagli Stati Uniti la famiglia Costantini sta sbrigando tutte le pratiche burocratiche per riportare al più presto Lorenzo a casa. Il rientro della salma è previsto per venerdì, salvo complicazioni, a bordo di un volo Philadelphia-Roma. Lo stesso giorno, poi, la famiglia vorrebbe far celebrare anche le esequie del talento della Virtus nella cattedrale della Madonna del Ponte, la chiesa principale di Lanciano e in grado di accogliere, tra la navata e il sagrato, un gran numero di persone. Sì, perché “l’esercito di Lorenzo”, quello che si è messo in moto lo scorso luglio, non ha smesso di marciare. Con le armi dell’amore e della solidarietà aveva messo in piedi un’impresa, quella di raccogliere, in appena dodici giorni, i 600mila dollari (circa 450mila euro) necessari per dare al giovane terzino della Primavera del Lanciano una speranza di cura negli Usa. Né le prime cure a Pescara, dopo la scoperta della malattia un anno e mezzo fa, né il trapianto eseguito al Sant’Orsola di Bologna, infatti, erano riusciti a far regredire il mostro invisibile.

leggi anche: L’Abruzzo fa gol per Lorenzo: ecco i 600mila dollari per le cure LANCIANO. Obiettivo raggiunto: la gara di solidarietà che si è innescata a favore di Lorenzo Costantini ha permesso di raggiungere quota 600mila dollari, circa 450mila euro. E’ la cifra che servirà...

Dopo averlo sostenuto nel viaggio della speranza a Philadelphia, a fine agosto, “l’esercito di Lorenzo” accompagnerà il suo piccolo, coraggioso, comandante anche nel doloroso ritorno a casa.
Lo sta già facendo con parole e pensieri. «Questa partita era bella tosta, una di quelle che ti fanno sudare fino alla fine. Tu non ti sei tirato indietro, hai tirato fuori il coraggio e ti sei detto: “Io questa partita me la gioco fino alla fine”. Ciao campione», scrive ad esempio Monica. «Il tuo non è stato un addio», dice Carolin, «ma un “Ciao cambio squadra”». «Pensavamo già alla grande festa che la nostra città poteva farti quando saresti tornato vincente», scrive Annamaria, «ma il goal più grande tu l'hai fatto: ci hai insegnato che si può vincere insieme, si può lottare insieme e si può essere uniti anche se non ci si conosce». «Molte battaglie ci hanno visto contro ma in questa speravo in una tua vittoria! Riposa in pace Lorenzo», è la dedica con foto di Mattia Addazii, giovane calciatore del Notaresco.

E anche il mondo del calcio, dove brillava la stella di Lorenzo, esprime tutto il suo cordoglio. A cominciare dalla Virtus Lanciano e dalla sua presidente Valentina Maio, che dal suo blog scrive: «Non è un giorno come gli altri per Lanciano. E’ il primo, tristissimo, giorno senza di lui». Dalla Lega di Serie A e quella di sSerie B, al calciatore Marco Verratti, che aveva partecipato alla raccolta fondi, a club del campionato cadetto come Latina e Avellino. Tutti uniti intorno a Lorenzo: un campione-simbolo.

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