Il giorno di Angelucci

Francini lascia, ecco il successore

PESCARA. Arriva un manager esperto di impiantistica al vertice dell’Unione industriali di Pescara. Si tratta di Mauro Angelucci, che diventerà oggi il nuovo presidente dell’associazione. Prenderà il posto di Pierluigi Francini rimasto in carica per 4 anni. La sua elezione appare scontata. Dopo il lungo lavoro di ricerca dei candidati da parte della commissione dei saggi, nei giorni scorsi si è riunita la giunta esecutiva dell’organizzazione degli imprenditori e ha espresso all’unanimità il consenso per la candidatura di Mauro Angelucci, già vice presidente dell’Unione industriali, dal ’99 al 2003 e attualmente tesoriere. Così, oggi l’assemblea generale dei soci provvederà ad eleggere il nuovo presidente.

E’ ormai un lontano ricordo l’elezione nel ’99 di Giambattista Blasetti, che spaccò in due l’associazione provocando forti dissensi. Gli imprenditori ora sono compatti. La scelta di Angelucci, 43 anni, nato a Torre de’ Passeri e residente a Pescara, sembra piacere a tutti. Il manager vanta esperienze in diversi campi. E’ attualmente socio del gruppo Oma, fondato nell’81 da Antonio Angelucci, per la produzione di impiantistica metalmeccanica. Oggi la multinazionale conta un organico di 640 dipendenti e ha un volume d’affari di 75 milioni di euro. Il gruppo - che annovera 7 aziende operanti anche in campo internazionale e partecipazioni in diverse società e consorzi - svolge attività nei settori petrolifero, petrolchimico, manifatturiero, smaltimento dei rifiuti, vetro, cemento, siderurgico, trattamento delle acque, impianti di generazione dell’energia.

Nel giorno dell’ufficializzazione della sua candidatura alla presidenza, Angelucci ha promesso ai suoi colleghi un rilancio dell’associazione anche con missioni all’estero. Angelucci, ha detto agli imprenditori pescaresi, che metterà a disposizione la sua esperienza «proprio nel momento in cui i nuovi futuri scenari rendono il ruolo dell’Unione industriali determinante per le scelte strategiche e per il rilancio competitivo dell’economia».