Il mare è ancora sporco dal porto a via Mazzini

Ecco i risultati degli ultimi esami: colibatteri di nuovo oltre i limiti a nord Situazione migliorata solo a Porta Nuova, ma la stagione partirà con i divieti

PESCARA. Il mare di Pescara è sempre sporco. Le ultime analisi dell’Arta, condotte su campioni prelevati il 30 marzo scorso, indicano ancora una volta valori oltre i limiti di legge. Circa due chilometri di litorale nord sono inquinati e, a questo punto, sembra ormai scontato che la stagione turistica alle porte partirà con i divieti di balneazione fino all’altezza di via Mazzini.

Situazione ancora più preoccupante per il fiume Pescara. Gli ultimi dati registrati e già in parte anticipati nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale sono praticamente da record.

Insomma, tutti gli interventi effettuati finora per disinquinare mare e fiume sono risultati inutili. E ora non si parla più nemmeno del progetto, presentato la settimana scorsa, per la realizzazione di barriere mobili, parallele al lungomare nord, per convogliare al di fuori della diga foranea l’acqua inquinata del fiume. Insomma, la speranza di cominciare la stagione con il mare pulito sembra affievolirsi sempre di più.

Il mare. I risultati delle ultime analisi dell’Arta sono ancora una volta sfavorevoli. I valori dei colibatteri, si sono ridotti rispetto ai precedenti controlli, ma sono sempre oltre i limiti di legge. La situazione più drammatica si è registrata ancora una volta all’altezza di via Balilla. Le analisi hanno indicato 882 unità di escherichia coli per cento millilitri d’acqua, contro il tetto da non superare di 500 e 290 unità per cento millilitri d’acqua di enterococchi, contro il limite di 200. Questi due parametri, è bene ricordarlo, indicano la presenza di acqua di fogna.

Nelle precedenti analisi, effettuate su campioni prelevati l’8 marzo scorso, i dati erano ancora peggiori. Erano state trovate in acqua 2.755 unità di escherichia coli e 790 unità di enterococchi.

Fuori norma è risultato anche lo specchio d’acqua all’altezza di via Mazzini, dove sono emerse 528 unità di escherichia coli e 160 di enterococchi.

Nelle precedenti analisi, invece, erano state segnalate 933 unità di escherichia coli e 450 di enterococchi. Buone notizie, in compenso, per il litorale di Porta Nuova. Dai prelievi effettuati all’altezza del teatro D’Annunzio sono risultati valori dei colibatteri al di sotto dei limiti. Più precisamente, 134 unità di escherichia coli e 93 di enterococchi. Nelle precedenti analisi, invece, c’era stato il superamento di uno dei parametri, cioè quello degli enterococchi con 220 unità. Mentre l’escherichia coli aveva sfiorato il limite con 465 unità, ma senza superarlo.

Il fiume. Insieme alle analisi del mare, sono stati resi noti anche i risultati dei controlli effettuati lungo il fiume Pescara, già in parte anticipati nei giorni scorsi dal Comune. Alla foce si è registrato un nuovo record. Escherichia coli ha raggiunto la cifra di ben 64.000 unità, mentre gli enterococchi si sono fermati a 1.500 unità. Tuttavia, non esistono limiti di legge in quanto il fiume non è di fatto balneabile. Nelle precedenti analisi, condotte su campioni prelevati l’8 marzo scorso, erano risultate 27.000 unità di escherichia coli e 6.800 di enterococchi.

Valori più bassi sono invece emersi nel punto di ingresso del fiume in città, ossia a cento metri a monte dello scarico del depuratore. In dettaglio, sono state indicate 6.600 unità di escherichia coli e 1.200 unità di enterococchi. Nelle precedenti analisi, erano state segnalate 11.000 unità di escherichia coli e 3.800 di enterococchi.

Le reazioni. Nei giorni scorsi, il sindaco Marco Alessandrini era intervenuto addebitando all’Aca parte della responsabilità per il fiume e il mare inquinati. Ieri, il capogruppo di Forza Italia alla Regione Lorenzo Sospiri ha accusato il primo cittadino di fare lo scaricabarile. «Se il fiume e il mare sono una cloaca», ha detto, «è sicuramente colpa degli scarichi abusivi, su cui deve sorvegliare anche il Comune, non solo l’Aca».

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