Il Museo diffida il Comune «Paghi 184mila euro»

La Fondazione Genti d’Abruzzo mette in mora l’ente che non ha versato i contributi pattuiti di tre anni. Il cda dà tempo 15 giorni, poi via alle azioni legali

PESCARA. Si inasprisce lo scontro sui contributi tra la fondazione che gestisce il Museo delle genti d’Abruzzo e il Comune. Il direttore della fondazione Ermanno De Pompeis, su mandato dell’intero cda, ha inviato una diffida al sindaco Marco Alessandrini per comunicare la messa in mora dell’ente, minacciando l’avvio di azioni legali se non verranno versati entro 15 giorni i contributi dovuti. La somma richiesta è di ben 184.254 euro, ossia la differenza tra quanto versato dal Comune nel 2013, 2014 e 2015 e quanto effettivamente dovuto, in base agli accordi stipulati tra i due enti nel 2009. Soldi vitali per la fondazione, visto che i 14 dipendenti non ricevono da tre mesi lo stipendio. Ieri, la questione è stata affrontata nella seduta della commissione Cultura, presieduta da Emilio Longhi. Ma ecco la diffida.

«Egregio signor sindaco», si legge in sintesi, «a fronte degli importanti e complessi servizi svolti dalla fondazione, il Comune ha assunto l’obbligo di versare alla stessa un contributo annuale non inferiore a 201.418,19 euro, di cui 191.000 per la gestione del museo e 10.418,19 per la gestione della biblioteca». «È altresì precisato», prosegue il documento, «che l’entità esatta del contributo sarebbe stata determinata annualmente (solo in aumento rispetto al predetto minimo pattuito) dal Comune di Pescara e versata in unica soluzione». Ma i soldi pattuiti non sarebbero stati versati interamente. «Nelle scorse annualità 2013 e 2014», sottolinea De Pompeis, «il Comune non ha rispettato gli indicati impegni economici assunti, in particolare versando per il 2013 190.000 euro, invece del contributo minimo stabilito dalla convenzione, pari a 201.418,19 euro, mentre per il 2014 180.000 euro. Pertanto, ad oggi, il Comune deve ancora versare contributi arretrati alla fondazione per 32.836,38 euro».

Ben peggiore la situazione di quest’anno. «Inoltre», precisa il direttore della fondazione, «per la corrente annualità 2015 il Comune ha versato solo 50.000 euro, rispetto ai citati 201.418,19 euro previsti dalla convenzione e, al momento, dal bilancio di previsione approvato dall’ente non figura altro impegno a favore della fondazione, risultando in tal caso una mancata contribuzione di ulteriori 151.418,19 euro. Si invita, dunque, il Comune ad adempiere alle proprie obbligazioni e a versare la complessiva somma di 184.254,587 euro entro e non oltre 15 giorni».

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