Il neo ministro della sanità: "Stop ai tagli in Abruzzo"

Renato Balduzzi al Santo Spirito per il convegno sul cinquantenario della diasili in Italia, organizzato dal reparto di Nefrologia: "Il rientro dal debito in questa regione non deve essere fatto solo di tagli"

PESCARA. «In merito alla sanità, quello dell'Abruzzo, è un contesto difficile a causa di calamità di vario genere, ma il mio Ministero non farà mai mancare il suo sostegno a chi opera a favore del rientro dal debito in questa regione, che non deve essere fatto solo di tagli. Bisogna saper coniugare la riqualificazione delle strutture con il riassetto economico contabile». Così il neo ministro della Salute Renato Balduzzi, ospite ieri pomeriggio all'ospedale del convegno sul cinquantenario della diasili in Italia, organizzato dal reparto di Nefrologia di Pescara, diretta da Antonio Ciofani e dall'Agenzia del Lazio per i trapianti, diretta da Carlo Umberto Casciani, che nel 1961 effettuò la prima dialisi in Italia. Ad accogliere Balduzzi sono stati il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, il presidente della V commissione Sanità, Nicoletta Verì e il direttore generale della Asl Claudio D'Amario.

Balduzzi, alla sua prima visita ufficiale da quando ha assunto l'incarico, ha fatto il punto della situazione: «Per il momento attuale che viviamo, facciamo ogni giorno i conti con il tema dei costi, ma non possiamo parlare solo di tagli. Dobbiamo affrontare il tema dell'appropriatezza, che oggi è la parola chiave per la sanità. Solo con l'uso appropriato delle risorse si potrà abbinare la qualità dei servizi al contenimento dei costi. Infatti dove ci sono i conti in ordine, c'è qualità».

Balduzzi, dopo aver consegnato un rene di bronzo al dottor Casciani,ha visitato il reparto di cardiologia e l'unità di terapia intensiva coronarica, con il direttore generale della Asl che ha raccontato l'attività sin qui svolta. Il ministro sarà nuovamente a Pescara il 12 dicembre per un convegno sul piano di rientro e quello di sviluppo.

INCARICO A D'AMARIO
Il direttore generale della Asl è stato nominato vice presidente della Società nazionale di medicina di laboratorio (Simel). Si occuperà di modernizzazione biotecnologica e della innovazione diagnostico - clinica.

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