Il Pd: no al progetto del primo cittadino per Pescara
Casciano e Frattarelli criticano la lettera pubblicata dal Centro: mancano le idee per lo sviluppo
PESCARA. Il Pd boccia l'idea di città contenuta nella lettera che il sindaco Albore Mascia ha scritto al direttore del Centro Luigi Vicinanza e pubblicata ieri. Il segretario cittadino Stefano Casciano e il responsabile del giovani democratici Mirko Frattarelli hanno espresso dure critiche alle proposte avanzate dal primo cittadino.
Ha cominciato il segretario del Pd. «Ho letto con molto interesse la lettera con cui il sindaco espone, non la sua idea di città, ma una specie di bilancio del suo operato di questi primi 12 mesi. Personalmente trovo alquanto singolare leggere ancora una volta un lungo elenco, dopo aver parlato male del passato, di interventi che appartengono a chi lo ha preceduto, ma questo ormai fa parte del gioco». «Ancora una volta», ha proseguito, «assistiamo ad una disquisizione di concetti che non portano da nessuna parte, che non dovrebbero appartenere a chi si è candidato in passato ed oggi guida una città come la nostra. Dov'è il progetto? Dov'è la strategia? Dov'è l'analisi socio economica aggiornata della città? Dove sono i punti di riferimento che un amministratore deve avere per pensare, per far nascere la città del futuro? Un buon sindaco deve avere già nella sua mente la Pescara del domani, per fare la buona amministrazione occorrono idee, programmi da mettere in pratica e non solo slogan buoni solo per uno spot».
Le critiche non finiscono qui. «La nostra città, in questi ultimi 12 mesi (fonte Istat)», ha fatto notare Casciano, «sta attraversando un periodo di sofferenza, la popolazione è sempre più anziana, la crescita è ripresa ma grazie agli immigrati. C'e' una situazione sociale ed economica che non va molto bene, soprattutto dal 2009. Pescara torni ad essere un polo di attrazione turistica, visto che la spiaggia c'è, il porto turistico c'è, l'aeroporto c'è, altre strutture importanti ci sono, manca un mare pulito ed è allora necessario disinquinare il fiume e poi mettere in campo un'adeguata politica per il turismo, organizzazione, strutture e competenze». «Mi dispiace doverlo ancora una volta ribadire», ha affermato il segretario, «ma oggi assistiamo ancora una volta alla totale mancanza di idee, di decisioni, di vuoto amministrativo».
Ancora più duro Frattarelli: «Consigliamo al primo cittadino di scrivere meno lettere e di stare di più tra le persone. I pescaresi non credono ai buoni propositi che il primo cittadino ha espresso; abbiamo avuto un anno di tempo per testare l'efficienza dell'amministrazione. Ogni categoria della città ha bocciato il non lavoro di questa giunta, non c'è scusa che tenga, il rodaggio è finito da un bel po' e il cuore di questa amministrazione è assai deludente».
Ha cominciato il segretario del Pd. «Ho letto con molto interesse la lettera con cui il sindaco espone, non la sua idea di città, ma una specie di bilancio del suo operato di questi primi 12 mesi. Personalmente trovo alquanto singolare leggere ancora una volta un lungo elenco, dopo aver parlato male del passato, di interventi che appartengono a chi lo ha preceduto, ma questo ormai fa parte del gioco». «Ancora una volta», ha proseguito, «assistiamo ad una disquisizione di concetti che non portano da nessuna parte, che non dovrebbero appartenere a chi si è candidato in passato ed oggi guida una città come la nostra. Dov'è il progetto? Dov'è la strategia? Dov'è l'analisi socio economica aggiornata della città? Dove sono i punti di riferimento che un amministratore deve avere per pensare, per far nascere la città del futuro? Un buon sindaco deve avere già nella sua mente la Pescara del domani, per fare la buona amministrazione occorrono idee, programmi da mettere in pratica e non solo slogan buoni solo per uno spot».
Le critiche non finiscono qui. «La nostra città, in questi ultimi 12 mesi (fonte Istat)», ha fatto notare Casciano, «sta attraversando un periodo di sofferenza, la popolazione è sempre più anziana, la crescita è ripresa ma grazie agli immigrati. C'e' una situazione sociale ed economica che non va molto bene, soprattutto dal 2009. Pescara torni ad essere un polo di attrazione turistica, visto che la spiaggia c'è, il porto turistico c'è, l'aeroporto c'è, altre strutture importanti ci sono, manca un mare pulito ed è allora necessario disinquinare il fiume e poi mettere in campo un'adeguata politica per il turismo, organizzazione, strutture e competenze». «Mi dispiace doverlo ancora una volta ribadire», ha affermato il segretario, «ma oggi assistiamo ancora una volta alla totale mancanza di idee, di decisioni, di vuoto amministrativo».
Ancora più duro Frattarelli: «Consigliamo al primo cittadino di scrivere meno lettere e di stare di più tra le persone. I pescaresi non credono ai buoni propositi che il primo cittadino ha espresso; abbiamo avuto un anno di tempo per testare l'efficienza dell'amministrazione. Ogni categoria della città ha bocciato il non lavoro di questa giunta, non c'è scusa che tenga, il rodaggio è finito da un bel po' e il cuore di questa amministrazione è assai deludente».
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