Il Pd orienta la scelta su due imprenditori 

Uno avrebbe già dato la disponibilità a candidarsi. Ieri il vertice di coalizione, bocciato Alessandrini 

PESCARA. Il Pd orienta la scelta su persone della società civile per individuare il candidato sindaco. Fonti bene informate rivelano che sarebbero stati contattati due imprenditori locali. Uno di loro avrebbe già espresso la sua disponibilità a candidarsi, l’altro invece si sarebbe riservato di dare una risposta in tempi brevi.
I loro nomi sono top secret, non sono stati resi noti nemmeno nella riunione di coalizione che si è svolta ieri pomeriggio nella sede del Pd di via Lungaterno. Erano presenti per il Pd Renzo Di Sabatino, Enisio Tocco, Moreno Di Pietrantonio, Marco Presutti, Leila Kechoud e Antonio Tiberio. Per Mdp-Articolo uno, Francesco D’Agresta e Carlo Gaspari; per la Sinistra italiana, Daniele Licheri e Daniela Santroni. Per la lista Abruzzo insieme, Donato Di Matteo; per la lista + Abruzzo, Maurizio Di Nicola e Nico Di Florio; per la lista Abruzzo in Comune, Giuseppe Esposito e Francesco Crivelli; per la Lista Teodoro, Gianni e Piernicola Teodoro; infine, anche un rappresentante della lista Cattolici e popolari.
Durante la riunione, secondo indiscrezioni, non sarebbero stati fatti nomi di possibili candidati. In compenso, tutti gli esponenti della coalizione si sarebbero trovati d’accordo su un punto, ossia garantire la discontinuità rispetto all’attuale amministrazione comunale uscente. Come dire, in pratica, un no assoluto all’ipotesi di una candidatura bis del sindaco uscente Marco Alessandrini.
Di Matteo ha invece rivelato la creazione di una federazione di liste civiche, in tutto sei, compresa quella sua. Tutte le liste federate avrebbero richiesto alla coalizione il nome di un candidato di alto profilo che sia in grado di ricucire il rapporto tra l’istituzione comunale e i cittadini che sarebbe andato scemando in questi cinque anni di consiliatura.
Inoltre, le liste avrebbero richiesto al Pd di non avere un atteggiamento autoreferenziale, in caso contrario le civiche sarebbero pronte a procedere ad una separazione consensuale e, quindi, ad andare da sole alle prossime elezioni comunali.
Ora, resta il problema della scelta di un candidato sindaco che possa soddisfare tutta la coalizione. Il Pd ha già detto di aver contattato alcune persone della società civile. Il segretario della Cisl Umberto Coccia sarebbe stato tra i primi ad essere interpellato, ma avrebbe rifiutato l’offerta. Restano in ballo i due imprenditori, i cui nomi dovrebbero essere presentati alla prossima riunione in programma lunedì prossimo.
Nel frattempo, le liste civiche federate avrebbero già un nome da calare nel piatto, nel caso non dovesse essere accolta all’unanimità la proposta (o le proposte) del Partito democratico. (a.ben.)
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