Il piano delle associazioni «Ecco che città vogliamo» “Strada parco Bene comune” e “Cosa sono le nuvole” a Pettinari e Costantini: «Cento ettari di verde dal parco Nord alla pineta, parcheggi e mezzi elettrici»

PESCARA. Si compone di dieci punti il programma pensato dall’associazione “Cosa sono le Nuvole” guidata da Tommaso Di Biase e dal comitato direttivo dell’associazione Strada Parco Bene Comune,...

PESCARA. Si compone di dieci punti il programma pensato dall’associazione “Cosa sono le Nuvole” guidata da Tommaso Di Biase e dal comitato direttivo dell’associazione Strada Parco Bene Comune, presieduta da Ivano Angiolelli, sottoposto ieri pomeriggio in un incontro a Carlo Costantini e Domenico Pettinari, candidati a sindaco alle prossime amministrative. Il documento non è stato proposto all’attuale sindaco Carlo Masci, perché per le associazioni, il primo cittadino «ha dimostrato di non essere pronto all’ascolto e al dialogo nei confronti della città. Abbiamo dunque voluto confrontarci sul nostro programma con Costantini e Pettinari non perché siamo a loro favore, ma perché rappresentano l’alternativa».
Ad aprire il programma è la forestazione. Secondo le due organizzazioni il futuro sindaco dovrà creare una spina dorsale verde da 100 ettari, partendo dal confine di Montesilvano, e cioè dall’area del Parco Nord e della Pineta di Santa Filomena, scendendo lungo la strada Parco, attraversando l’area di risulta, continuando su un percorso fino alla stazione di Porta Nuova e passando per università e Palazzo di Giustizia, per arrivare alla pineta dannunziana. «Di traverso a questo percorso artificiale, si innesta, all’altezza del “ponte di ferro”, il percorso naturale del fiume Pescara, anch’esso da rigenerare e trasformare in parco lineare di valore territoriale».
Rientrano nel programma di forestazione anche le colline, l’ex cementificio, l’area ex Cogolo vicino all’aeroporto e l’area di risulta che dovrebbe contenere «parcheggi sotterranei (per circa 1500/1800 posti auto), un grande parco (10 ettari di bosco) con una biblioteca-mediateca, un padiglione per le feste e un giardino botanico; e una stazione per i bus urbani (i bus extraurbani possono essere decentrati nella City)».
Tema importante, la mobilità. Questo punto prevede attenzione alle reti ferroviarie, ciclopedonali, al potenziamento del trasporto pubblico elettrico, ma anche alla realizzazione di parcheggi in aree strategiche all’esterno della città. Scontato dire che il documento contiene la contrarietà al filobus lungo strada Parco, definito «monco, incompleto e poco funzionale, dal forte impatto sul territorio e il paesaggio, insostenibile sul piano sociale e economico», e dunque, per le associazioni, da abbandonare. Completano il programma riflessioni sul progetto della Nuova Pescara, anch’esso considerato «inutile, nonché poco democratico e policentrico e da superare attraverso la creazione di una provincia metropolitana Adriatica, che unisca Pescara a Chieti e Teramo».