Il Premio Scanno al genio sperimentale di Alberto Arbasino

Per la prima volta la giuria non sceglie tra una cinquina La cerimonia di consegna il 23 giugno a Roma

di Annalisa Civitareale

Sofisticato e sperimentale. Barocco per taluni. Espressionista per sua stessa definizione. È Alberto Arbasino il vincitore della quarantesima edizione del Premio Scanno per la Letteratura. La Fondazione Tanturri - organizzatrice del Premio intitolato alla memoria del suo ideatore, Riccardo Tanturri - ha deciso di assegnare infatti un premio speciale alla carriera ad uno dei più grandi scrittori contemporanei, modificando anche la procedura del Premio stesso, che, solitamente, parte dall'individuazione di una cinquina di nomi, sottoposta poi alla valutazione di una giuria specializzata. Scrittore, saggista, giornalista di costume, reporter, amante e conoscitore dell'America (quella politica, letteraria, cinematografica), la critica letteraria - e per la verità anche egli stesso (nell'articolo "I nipotini dell'ingegnere e il gatto di casa De Feo", pubblicato nel 1960 su «Il Verri»), pone il nome di Alberto Arbasino accanto a quello di personaggi del calibro di Pier Paolo Pasolini e Giovanni Testori, lungo quella "linea lombarda" che guarda al pastiche espressionistico di quell'acrobata della lingua che fu Carlo Emilio Gadda.

Onnivoro Arbasino. «Non c'è settore nel quale Arbasino non si sia cimentato con la sua prosa fluida ed elegante, con i suoi giudizi profondi e mirati, con la sua analisi, talvolta tagliente e spregiudicata, nei confronti della società e della cultura contemporanea», si legge nella nota con la quale la Fondazione Tanturri ha comunicato il nome del vincitore della sezione letteraria del Premio Scanno. Alla ricerca della sua dimensione negli Anni Sessanta lombardi, il giovane Arbasino vive gli esperimenti della Neoavanguardia italiana, anche se la sua prima opera importante, Anonimo Lombardo, così ricca di citazioni e riferimenti dotti, lascia spaesati a destra e a sinistra. Rivoluzionari di sinistra e colti intellettuali. Prima della sua consacrazione, all'interno del “Gruppo 63” con Fratelli d'Italia. Con “Super-Eliogabalo” (1969) - dallo stesso autore giudicato il suo libro più espressionista e più surrealista -, Arbasino svela un altro lato di sé, la sua passione per il cinema, e in particolare il culto di Antonin Artaud. Tra viaggi per il mondo, articoli per importanti riviste e preziosi riconoscimenti, per Arbasino arriva quest’anno anche il Premio Scanno. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 23 giugno, a Palazzo Taverna, a Roma (ore 18). Il pensiero di molti è corso anche al suo abbandono, senza troppi convenevoli, all’ultima cerimonia del premio letterario "Boccaccio" a Certaldo, uno dei più prestigiosi di tutta la Toscana, lo scorso settembre. Ma Alberto Arbasino ha già assicurato agli organizzatori la sua presenza alla premiazione.

Premiazione che si terrà in uno scenario insolito per il Premio nato, nel 1972, nel paese del lago e cresciuto tra le montagne dell'Abruzzo interno ma che, nei suoi quaranta anni di storia, ha saputo conquistarsi uno spazio di rilievo nell'ambito dei premi culturali. Ma il cambiamento di sede - assicurano gli organizzatori - sarà solo per quest'anno: dalla prossima edizione il Premio Tanturri tornerà a Scanno, dove è nato 40 anni fa come premio di narrativa, poesia e giornalismo. Poi è cresciuto. Nel 1975, il premio per la letteratura venne assegnato a Susanna Agnelli, con "Vestivamo alla marinara". Il resto è storia di quarant’anni raccontata nel suo albo d’oro. Per la sezione Letteratura racconta di scrittori del calibro di Mario Soldati (1983), Saul Bellow (1988), Banana Yoshimoto (1993), Josè Saramago (1998), Gore Vidal (1999), Antonio Tabucchi (1994), David Grossman (2002), Alberto Bevilacqua (2008), Melania Mazzucco (2009), fino a quello dello scorso anno, assegnato a Dominique Lapierre (2011). Oggi le sue sezioni vanno dall'Economia alla Medicina, dall'Ecologia al Diritto, dalla Sociologia all'Alimentazione, dalla Musica all'Antropologia alle Tradizioni Popolari ai Valori. Nei prossimi giorni saranno resi noti anche i vincitori delle altre sezioni, che hanno già visto protagonisti Mario Draghi, Jeremy Rifkin, Gianni Letta, Michelangelo Antonioni, Vandana Shiva. Appuntamento, dunque, sabato 23 giugno al romano Palazzo Taverna per la cerimonia di premiazione, affidata anche quest'anno alla conduzione dei Paolo Saluzzi.

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