Il semaforo “spilla soldi” approda in Consiglio

Venerdì in aula si parlerà delle foto-trappola tra corso Umberto e via Adige che hanno prodotto 11.500 multe. Mozione dei 5 Stelle: «Va installato un timer»

MONTESILVANO. Arriva in Consiglio comunale il caso della telecamera installata sul semaforo tra corso Umberto e via Adige che finora ha prodotto 11.500 multe in appena 4 mesi.

Dopo le polemiche degli automobilisti, pizzicati anche 10 volte di seguito a commettere l’infrazione del Codice della strada – passando con il rosso o con l'arancione già scattato, o ancora cambiando corsia all'ultimo momento in prossimità dell'incrocio – il problema finirà venerdì 24 marzo sui banchi dell’aula consiliare. Ad accendere i riflettori sul Photored è in particolare il Movimento 5 stelle, che aveva segnalato il rischio di un’ennesima aggressione per le tasche dei cittadini già prima che il semaforo incriminato diventasse un vero e proprio caso mediatico, e che sul tema ha presentato una mozione e un’interrogazione. «Già a dicembre 2016 avevamo posto il problema», ricorda il consigliere pentastellato Cristhian Di Carlo, «notando che, attraverso una variazione di bilancio, si evidenziava un forte incremento delle multe previste. Eravamo dunque preallertati e, quando abbiamo iniziato a ricevere le prime segnalazioni da parte dei cittadini, ci siamo subito attivati per proporre una soluzione che risolvesse il problema della sicurezza senza gravare in maniera eccessiva sulle tasche degli automobilisti».

In particolare attraverso la mozione il Movimento 5 stelle chiede che sul semaforo all’incrocio con via Adige, e successivamente su quelli che verranno in futuro dotati del Photored, venga installato un timer in grado di segnalare agli automobilisti il tempo a disposizione per attraversare l’incrocio in sicurezza. «È bene ribadire, infatti, che noi teniamo molto alla sicurezza, così come siamo convinti che chi infrange il Codice della strada vada sanzionato», aggiunge Di Carlo. «È fondamentale, però, fornire a chi transita in auto gli strumenti per rispettare le regole senza doversi fermare con il verde per paura della multa o senza accelerare in prossimità del semaforo per liberare subito l’incrocio. Ormai quel semaforo sta diventando per molti una vera fobia».

La multa in caso di infrazione ammonta, infatti, a 163 euro a cui si aggiunge la decurtazione di 6 punti dalla patente; in caso di recidiva, inoltre, si rischia la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. E questo rappresenta un grave problema soprattutto per chi utilizza l’auto per lavorare o per le famiglie in difficoltà economica. Oltre alla mozione, i 5 stelle illustreranno anche un’interrogazione in merito ai disservizi del portale web per la visualizzazione delle multe.

«Il banner posizionato sul sito del Comune non ha mai funzionato», lamenta Di Carlo, «e questo crea problemi in particolare ai trasgressori che vivono fuori città e che sono costretti a tornare a Montesilvano per prendere visione dell’infrazione. Chiederemo, quindi, al sindaco e alla giunta come mai il servizio non sia attivo e solleciteremo un rapido intervento». Di Carlo annuncia, infine, che il caso del semaforo tornerà in aula anche durante l'approvazione del bilancio di previsione. «In quell’occasione, se la mozione verrà approvata, chiederemo che vengano individuate le risorse necessarie per installare i timer sui semafori della città». Intanto, a livello di risorse per le casse comunali, le 11.500 multe elevate in appena 4 mesi hanno già prodotto un gettito di oltre 350 mila euro destinato alla riqualificazione delle strade cittadine.

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