Il sindaco blinda l’ufficio con le telecamere

Il Comune spende 1.200 euro per acquistare un sistema sofisticato di videosorveglianza: è polemica

PESCARA. Il sindaco ha dato mandato ai dirigenti di acquistare telecamere sofisticate per tenere sotto controllo i suoi uffici. L’atto è stato già firmato dal dirigente, la spesa prevista è di 1.198 euro.

«A seguito dell’aumentata istanza di sicurezza», è questa la motivazione di tale scelta indicata nel documento, «si rende necessaria l’installazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Comune, in corrispondenza degli uffici assegnati alla segreteria e al gabinetto del sindaco, quale presidio di sicurezza e di difesa passiva, controllo e deterrenza di fenomeni vandalici». L’impianto verrà fornito dalla ditta Dino Pace. Ma l’opposizione ha già aperto una polemica.

«Il sindaco Marco Alessandrini», ha detto il coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, «blinda i suoi uffici e costruisce barriere invalicabili per rendersi inaccessibile. Dopo aver ripristinato il controllo e la consegna dei documenti per chi entra nel palazzo comunale, dopo aver spostato gli uscieri a lui assegnati sul corridoio del Comune, dopo essersi assegnato due agenti della polizia municipale che, distratti da altri compiti sulla strada, devono occuparsi della sua protezione nel palazzo, ecco che installa un sofisticato impianto di videosorveglianza ad alta definizione a protezione della sua segreteria e del suo gabinetto».

«L'obiettivo», ha sostenuto Cerolini, «è impedire che chiunque possa avvicinarsi alla sua persona. Poi, fa nulla se potenziali malintenzionati o cittadini in condizioni di disagio si riversano negli altri uffici completamente sguarniti e non protetti da alcuna barriera, a partire dall'ufficio Politiche sociali dove assistenti sociali, per lo più donne, sono abbandonate al loro destino con porte sempre aperte prive di qualsivoglia guardiania».

«Forza Italia», ha aggiunto, «ovviamente esprime la propria condanna per l'atteggiamento del sindaco Alessandrini, sempre più isolato nella sua bella torre d'avorio e lontano dai bisogni dei cittadini, che oggi sono veramente respinti dal palazzo sempre più oscuro e buio».

«Dopo i cinque anni di proclami dai banchi dell'opposizione», ha concluso il coordinatore, «Alessandrini e tutto il Pd svelano il loro vero volto, ovvero quello di una coalizione distante anni luce dalla città e dalle sue esigenze. Le prime avvisaglie le avevamo già viste nei mesi scorsi, quando il sindaco ha iniziato a mostrare il proprio fastidio nei confronti del popolo e delle sue richieste, a partire da quelle di trasparenza».

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