vola l’export nel mondo 

Il vino abruzzese piace ai cinesi 

Il fatturato è aumentato del 13%, arrivando a un milione di euro

VERONA . È aumentato del 6,4% nel 2018, con un fatturato che è passato da 171 a 182 milioni di euro, il valore delle vendite del vino abruzzese nel mondo. Il dato, superiore alla media nazionale ferma al 3,3%, arriva dalla seconda giornata di Vinitaly, dove allo stand Abruzzo sono stati presentati i numeri relativi all’export del vino abruzzese. Segnali incoraggianti, secondo i dati forniti dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, arrivano anche dall’Asia, con un +9%, tra cui spiccano la Cina con (+13%) e il Vietnam (+5%), complessivamente oltre il milione di euro di fatturato. «La qualità del vino abruzzese è ottima e inizia ad affermarsi nel mercato asiatico», ha spiegato Feng Zhang, uno dei principali importatori di vino in Cina. «Per i consumatori cinesi, ad esempio, il vino abruzzese è una novità assoluta. Finora abbiamo avuto la presenza solo di vini francesi. Il Montepulciano è il vino abruzzese più conosciuto, è molto apprezzato, piace, e in questi ultimi mesi abbiamo registrato tante richieste. Bisogna, tuttavia, ancora promuoverlo, soprattutto nel campo della ristorazione».
Il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Valentino Di Campli, con oltre 170 aziende associate per 5 Doc tutelate, ha spiegato «che è stata avviata una importante azione di promozione nei mercati esteri con l’obiettivo di sostenere e sviluppare la penetrazione delle denominazioni regionali fuori dai confini nazionali. Il mercato cinese», ha detto, «rappresenta la novità assoluta, dove abbiamo registrato una crescita del +13% rispetto ad altri vini che invece arretrano». Tra gli ospiti del Padiglione Abruzzo anche l’onorevole Giorgia Meloni.
E anche in Abruzzo, come avviene ormai nel resto della penisola, avanza il biologico. La svolta green nel bicchiere, dice Coldiretti, ha visto un balzo del 18% nelle vendite d all’anno precedente, per un totale di 4,94 milioni di litri venduti nella grande distribuzione a livello nazionale. «In linea con il panorama nazionale è anche l’Abruzzo con 3.955 ettari di vigneti biologici su una superficie regionale di 38.758 ettari coltivati in modo green», sottolinea Coldiretti Abruzzo. «A crescere sono anche le aziende agricole con i vigneti coltivati secondo le tecniche della biodinamica codificate nel 1924 da Rudolf Steiner tra fasi lunari, corna di vacca e soluzioni omeopatiche in linea con l’aumento della sensibilità ecologica che si sta diffondendo tra i cittadini». Una tendenza che riguarda anche ortaggi e ai cereali». (c.s.)