«Il Wwf potrebbe unirsi alla protesta»

Di Tizio boccia il progetto del Comune per il ritorno delle auto: quella strada deve rimanere pedonale

PESCARA. Se da una parte, ora c’è l’ordinanza firmata dal sindaco Marco Alessandrini, che dispone la riapertura al traffico veicolare di corso Vittorio (contro la quale è possibile fare ricorso al Tar, al presidente della Repubblica e al ministero delle Infrastrutture), dall’altra, l’incontro fissato per questa mattina, alle 11, tra i favorevoli alla pedonalizzazione, al bar New Avenue di corso Vittorio, è confermato. Decine di persone, tra residenti e commercianti, come anticipato da Anthony Micolitti, fondatore del profilo Facebook «Corso Vittorio », si riuniranno per individuare le modalità per una manifestazione di protesta e dire no alle macchine.

Un endorsement, a Micolitti, sia per quanto riguarda la posizione espressa sulla contrarietà alla riapertura alle auto, sia per quanto riguarda il possibile sit-in in fase di preparazione, è arrivato dal delegato regionale del Wwf Luciano Di Tizio. Un binomio che, se si saldasse, potrebbe portare ad aggiungere ai manifestanti anche i circa 1.000 attivisti pescaresi dell’associazione ambientalista (in Abruzzo gli iscritti sono più o meno 4.000).

Insomma, Di Tizio, l’amministrazione comunale non ha fatto marcia indietro sul corso. Chi ha ragione?

«Secondo me, Pescara sta perdendo un’occasione per migliorare la qualità della vita dei cittadini. La città è soffocata dallo smog, anche se non è facile trovare soluzioni. Il principio di base è di aumentare le zone pedonali e pertanto noi siamo del parere che corso Vittorio Emanuele dovrebbe rimanere pedonalizzato. Anche perché non è più come una volta, come negli anni Cinquanta, quando si andava con la macchina davanti ai negozi per comprare».

È cambiato qualcosa?

«Sì, il tipo di acquisto che si fa ora non è più del tipo “mordi e fuggi”. Si guardi anche ai centri commerciali, che offrono dei passeggi».

Gli acquirenti vanno facilitati per avvicinarli ai negozi.

«Per questo, bisogna realizzare dei parcheggi, insieme con un ampliamento delle aree pedonali. E Pescara, in questo senso, è fortunata, in quanto ha le aree di risulta che può sfruttare».

Chi ha ragione: l’amministrazione, o i cittadini che vogliono la pedonalizzazione?

«A mio avviso, l’amministrazione dovrebbe tornare indietro sulla sua decisione di riaprire al traffico. Se ne esce con un piano complessivo volto al miglioramento per tutti, per la gente che a Pescara vive o che a Pescara va».

Sta pensando al traffico che per qualcuno si è aggravato in altre zone della città?

«Io dico che bisogna pensare in termini di rispetto per gli esseri umani: le macchine devono essere al servizio dell’uomo e non viceversa. E, nel concreto, vedo che sulla strada alternativa che passa sull’area di risulta ora si viaggia bene. Adesso a Pescara si viaggia meglio di prima».

Ora qualcuno ha pensato di organizzare una manifestazione di protesta. Si unirà anche il Wwf?

«Non è escluso. Qualcosa faremo».

Vito de Luca

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