Immigrazione, da Pescara acquascooter per la Tunisia

Il concessionario Faiate Moto si aggiudica la fornitura dei mezzi per l’attività di pattugliamento anti-clandestini

PESCARA. L’ultima prova di resistenza e immersione è stata effettuata giovedì in mare ed è stata superata. Al largo delle coste africane della Tunisia tra qualche settimane sfrecceranno le moto d’acqua provenienti dall’Abruzzo. Trenta acquascooter che il concessionario pescarese Faieta Moto ha adattato per il ministero dell’Interno. Quest’ultimo le girerà in dono al governo della Tunisia nell’ambito del piano di cooperazione e collaborazione che vede impegnata appunto l’Italia nei controlli e nell’attività di pattugliamento e prevenzione contro il fenomeno dei viaggi e degli sbarchi di clandestini.

Faieta si è aggiudicato il bando indetto dal ministero secondo il criterio della migliore offerta. Il valore della fornitura delle moto d’acqua è di circa 350mila euro (al netto d’Iva) e Faieta ha avuto la meglio su altri due concessionari del Nord. Un motivo d’orgoglio per il concessionario che così diventa punto di riferimento per la fornitura di tali mezzi alle forze dell’ordine. Faieta infatti nel passato era già riuscito ad aggiudicarsi un’altra gara di rilievo nazionale per i mezzi che vengono impiegati dalla scuola nautica della polizia di Stato.

Gli acquascooter in questione sono del modello Yamaha FX Cruiser 2012, tre posti, con motore aspirato di 1800 Cc, e 210 Cv di potenza. «Il nostro lavoro è consistito nel verniciarli con vernice marina ad alta resistenza, e attrezzarli di tutto ciò che prevedeva il bando, dagli impianti lampeggianti a quelli sonori della polizia», spiega Marco Michetti di Faiata Moto soddisfatto per l’obiettivo raggiunto, «superato il collaudo, dobbiamo occuparci del trasferimento dei mezzi direttamente in Tunisia. Li imbarcheremo nei container dal porto di Ancona».

Le moto d’acqua sono state collaudate al porto turistico con la partecipazione del Centro Nautico e Sommozzatori di La Spezia (ispettore capo Cristina Posati, gli assistenti capo Giovanni Peghini, Alessandro Ricci, Carmine Lucariello, funzionario economico finanziario Leonardo Pasini).

Ora sulle moto Faieta saliranno i poliziotti tunisini.(a.mo.)

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