Imu, mancano ancora le aliquote

Scontro sulle modifiche al regolamento, rinviata di nuovo l'approvazione

PESCARA. Quanto costerà in totale l'Imu ai pescaresi? A 24 giorni dalla scadenza dei termini per il pagamento della prima rata, nessuno è in grado di dirlo con precisione. Il governo cambia continuamente le regole e poi c'è il Comune, che non ha ancora stabilito le aliquote. L'apposito regolamento, che l'assessore ai tributi Massimo Filippello ha provveduto a redigere insieme al dirigente Marco Scorrano, deve ancora andare in consiglio. Questo ritardo, fortunatamente, non inciderà sul pagamento della prima rata che dovrà essere effettuato facendo ricorso alle cosiddette aliquote ordinarie: 4 per mille per le prime abitazioni, 7,6 per mille per tutti gli altri immobili.

STOP AL CONSIGLIO. Venerdì scorso, il primo tentativo di far approvare in consiglio il regolamento Imu è fallito. Il provvedimento è stato ritirato, secondo il centrodestra per adattarlo all'ultima circolare emanata dal ministero delle Finanze; secondo il centrosinistra, perché la maggioranza non aveva i numeri per votarlo. Nei giorni scorsi, l'amministrazione aveva deciso di riportare il regolamento in aula durante la sessione di bilancio, in programma per il 4 giugno. Ma ieri un'animata conferenza dei capigruppo ha annullato anche questo appuntamento.

PD E IDV POLEMICI. Durante la riunione dei capigruppo, cui hanno preso parte anche l'assessore Marcello Antonelli e il segretario generale Pasquale Foglia, si è assistito a un duro scontro tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra ha smontato di fatto la tesi sostenuta fino a quel momento dall'amministrazione comunale, che avrebbe voluto far approvare dall'aula Imu e bilancio in una sola seduta. Invece, così non sarà. «La maggioranza ha finalmente capito che la discussione dell'Imu non si può accorpare al bilancio», ha osservato il vice capogruppo del Pd Enzo Del Vecchio, «non si può presentare un emendamento unico per modificare le aliquote dell'imposta sulla casa e le entrate in bilancio. Si tratta di due delibere differenti. Prima si deve portare l'Imu, poi la giunta dovrà provvedere a correggere eventualmente le entrate in bilancio». Critico nei confronti del centrodestra anche il capogruppo dell'Idv Adelchi Sulpizio. «Spero che oggi (ieri, ndr) la maggioranza abbia preso atto che la procedura creativa che aveva prospettato, cioè quella di imporre un solo emendamento, sia per il regolamento Imu, che per il bilancio, è del tutto invalida, in quanto è evidente che dette delibere vadano affrontate e discusse separatamente».

«Infatti tale procedura, prospettata solo per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione sulle aliquote Imu, di cui a gran voce ho richiesto la riduzione, è figlia di una maggioranza che non ha più i numeri per governare, in quanto per approvare l'Imu occorrono 21 voti che oggi la maggioranza non ha».

«Ad oggi», ha proseguito Sulpizio, «non sappiamo neanche quando si potrà iniziare a discutere del regolamento Imu e del bilancio, nonostante i tempi imposti dalla legge per l'approvazione del documento contabile siano ormai prossimi alla scadenza». Scadenza fissata al 30 giugno. Dopodiché, in caso di mancata approvazione del bilancio, scatterà il commissariamento. Una decisione non è stata ancora presa.

Oggi, il segretario generale dovrebbe riunirsi di nuovo con il presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis per fissare una nuova data per la sessione di bilancio e la relativa scadenza per la presentazione degli emendamenti. Se ne prevedono a decine. Il centrosinistra e l'Udc sono intenzionati ad abbassare le aliquote per aiutare famiglie e imprese costrette a fare i conti con la crisi economica. Nei giorni scorsi, il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio ha preannunciato una valanga di emendamenti. «Riteniamo», ha detto, «che si possa operare una riduzione di questa pesante tassa, andando ad eliminare una serie di spese in bilancio che noi riteniamo inutili e inopportune».

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