torna in aula la proposta della commissione speciale 

Indagine sull’appalto al rialzo, un altro consiglio dopo la fuga

PESCARA. Ci riprovano Pd e M5S: giovedì alle ore 8.30 torna in consiglio comunale la proposta di istituire una commissione speciale d’indagine sull’appalto di viale Marconi a 4 corsie. Un appalto...

PESCARA. Ci riprovano Pd e M5S: giovedì alle ore 8.30 torna in consiglio comunale la proposta di istituire una commissione speciale d’indagine sull’appalto di viale Marconi a 4 corsie. Un appalto cominciato con una spesa prevista di 970mila euro e lievitato fino a 1,7 milioni. È l’appalto delle proteste, il più contestato dell’amministrazione Masci: residenti e commercianti si sono mobilitati fino a occupare la strada, non si contano più gli scontri politici con denunce all’Anac, e poi una causa pendente davanti al Consiglio di Stato.
Mentre il caso rimbalza ancora in consiglio per sapere se quel rialzo di spesa ha provocato «un danno e/o un pregiudizio» alle casse di Pescara, parte il conto alla rovescia per i nuovi lavori in partenza: l’amministrazione Masci vuole eliminare la corsia per i bus in direzione sud e ripristinare i parcheggi spariti. «Ce ne saranno 346», questo l’annuncio del sindaco Carlo Masci. Dopo Pasqua, viale Marconi diventerà a tre corsie. In questo clima, con le elezioni comunali in programma tra meno di tre mesi, cosa accadrà giovedì in consiglio comunale? Martedì scorso, quando la proposta è arrivata in aula per la prima volta, è scattata la fuga del centrodestra: non si sono presentati Salvatore Di Pino e Andrea Salvati della Lega, Cristian Orta, Mauro Renzetti e Zaira Zamparelli di Fratelli d’Italia, Manuela Peschi, Fabrizio Rapposelli, Ivo Petrelli e Roberto Renzetti di Forza Italia, Sabatino Andreelli di Pescara Futura, Massimiliano Pignoli dell’Udc e Berardino Fiorilli (gruppo misto). Di fronte a queste assenze, il centrosinistra non è entrato in aula e il consiglio non è neanche cominciato: seduta deserta, è stato costretto a dire il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli della Lega. Difficile ipotizzare un’altra seduta a vuoto: di certo, il dibattito sulla commissione è fissato al sesto punto all’ordine del giorno. Prima ci sarà la surroga della consigliera comunale del M5S Erika Alessandrini che, eletta in Regione, lascia il posto al primo dei non eletti, Marco Romano. Poi, interrogazioni, modifiche al regolamento cimiteriale, ratifica di una delibera di giunta su una variazione di bilancio, un aggiornamento al Dup (Documento unico di programmazione) e, finalmente, la resa dei conti tra il centrodestra e il centrosinistra su viale Marconi.
La proposta di un’indagine comunale porta la firma dei consiglieri comunali di opposizione, il candidato sindaco Carlo Costantini e poi Paolo Sola, Massimo Di Renzo, Erika Alessandrini del M5S, Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli e Marco Presutti del Pd, Mirko Frattarelli e Giovanni Di Iacovo (Sclocco sindaco), con l’appoggio esterno di Antonio Blasioli, riconfermato consigliere regionale Pd. La minoranza vuole una commissione d’indagine per «acquisire tutti gli elementi di conoscenza necessari all’accertamento puntuale di ogni eventuale e potenziale danno e/o pregiudizio arrecato all’integrità del bilancio comunale in relazione ai fatti relativi all’intervento eseguito in viale Marconi e già resi evidenti negli atti di collaudo». E quelle carte parlano di almeno 271mila euro di lavori che non sarebbero stati eseguiti o sarebbero stati fatti male.
Se ci fossero i numeri per approvare l’istituzione della commissione, questa sarebbe composta al 60% da consiglieri di opposizione e per il restante 40% da consiglieri di maggioranza; il presidente sarebbe votato dai membri della commissione nella prima seduta. E la commissione avrebbe un tempo limite e stringente: la bozza di delibera, per adesso, porta la data del 10 aprile ma sembra troppo ravvicinato. Le relazioni – una per la maggioranza e una per l’opposizione oppure una condivisa – sarebbero discusse successivamente, nel primo consiglio utile, ormai in piena campagna elettorale. La proposta dell’opposizione contiene anche un dettaglio tra le righe e cioè la richiesta di inserire nei controlli amministrativi anche «tutti gli altri appalti sottoposti alla direzione dell’ex dirigente comunale finito agli arresti».