Internet veloce nei paesi del Cratere sismico

Firmato l'accordo per portare entro due anni la banda larga in sette centri del Pescarese

POPOLI. I comuni pescaresi del Cratere sismico avranno internet ad alta velocità. La Camera di Commercio di Pescara e la Provincia hanno siglato l'accordo di collaborazione che permette al progetto di partire. Il protocollo d'intesa tra i due enti era stato firmato ad aprile, sancendo l'impegno a usare i fondi di Unioncamere per portare la banda larga nei centri colpiti dal terremoto.

Trecentomila euro ai quali se ne sono aggiunti 70 mila, questi ultimi messi a disposizione dalla Regione. Obiettivo: portare la banda larga nei luoghi ancora sottoposti al digital divide, ossia non ancora coperti dalla connessione ad alta velocità, e che sono ricompresi nel Cratere: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Montebello di Bertona, Cugnoli, Popoli e Torre de' Passeri.

L'accordo firmato ieri mattina dà il via ai lavori: in breve tempo verrà costituita una commissione formata da due componenti della Camera di Commercio, due dalla Provincia e uno dalla Regione, che avrà il compito di assicurare il pieno svolgimento di tutte le attività, compresa la redazione del bando di gara per la realizzazione delle infrastrutture.

Ieri mattina, a inaugurare il progetto sono stati i presidenti della Camera di Commercio, Daniele Becci, e della Provincia, Guerino Testa, l'assessore provinciale all'Innovazione Angelo D'Ottavio e il presidente del Crit (Comitato regionale per l'Informatica e Telematica) Agostino Sciascia.

«L'accordo di collaborazione tra gli enti», ha detto Becci, «risponde in pieno alle linee guida dettate dal Governo, incentivando forme di dialogo aperte tra tutti gli attori pubblici coinvolti, al fine di portare vantaggi reali alle fasce di popolazione finora emarginate dalle opportunità offerte dalla grande rete».

«Faremo in modo di realizzare tutto in meno di due anni», ha aggiunto Testa, «siamo orgogliosi del progetto, che porta avanti il disegno di una provincia unita e che considera uguali tutti i 46 comuni che comprende».

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