Interventi contro le frane in arrivo 400mila euro

Caramanico Terme, dopo il sopralluogo del capo della Protezione civile Gabrielli la Regione trova i fondi per fermare il dissesto idrogeologico del territorio

CARAMANICO. La Regione Abruzzo ha di recente avviato un'intensa azione di ricognizione e di pianificazione di interventi mirati alla prevenzione ed è riuscita a finanziare a Caramanico un primo intervento, per un ammontare di 400mila euro, proprio per procedere urgentemente alla realizzazione di opere e presidi per mettere in sicurezza situazioni di grave rischio.

Nella sua ricognizione sul dissesto del territorio regionale, il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli ha considerato la visita a Caramanico come prioritaria e irrimandabile. Il suo territorio, pur costituendo una delle più rinomate località abruzzesi per la ricchezza delle sue acque e del suo patrimonio naturale, è stato nel passato e in tempi recenti, coinvolto in disastrosi eventi in ambito idrogeologico. Basti pensare ad una delle più grandi frane d'Italia, quella del 1989 tra Caramanico e Sant'Eufemia a Maiella, che determinò per molto tempo l'interruzione dei collegamenti principali tra i due paesi montani. O gli enormi massi che di tanto in tanto cadono dal monte La Civita, come quello di 150 tonnellate caduto sulla sede stradale della 487 nel novembre 2012.

Da ricordare anche lo scivolamento del pendio periferico al paese, con milioni di metri cubi di terreno che ostruirono il fiume Orta e la recente frana di Fonte Grande arrivata a minacciare le case del centro abitato. «Il presidente D'Alfonso ha sempre mostrato un'elevata sensibilità al tema del dissesto idrogeologico», spiega il sindaco Simone Angelucci, «e ha messo in atto un sistema puntuale di verifica, di pianificazione e di prioritizzazione degli interventi che credo sarà in grado di portare davvero i nostri territori ad una soluzione definitiva dei problemi di questo genere». «A lui si deve, oltre che alla giunta ed ai competenti uffici regionali», prosegue Angelucci, «non solo lo stanziamento di questo primo ma fondamentale contributo, ma anche l'impegno e la sensibilizzazione del governo, che ha portato a Caramanico Terme il capo della Protezione civile Gabrielli lo scorso primo dicembre». «Gabrielli», interviene l'assessore comunale alla protezione civile Rita Silvaggi, «è rimasto davvero colpito dalla situazione che ha avuto modo di verificare insieme ai suoi collaboratori, a partire dal dissesto sulla Valle dell'Orta e da come i diffusi fenomeni di erosione, avanzino verso il centro abitato». «Gabrielli», sottolinea Silvaggi, «ci ha assicurato massima attenzione al caso Caramanico nella prossima stesura della pianificazione dello Stato».

A indicare gli interventi che saranno messi in cantiere con la somma appena assegnata al Comune, ci pensa il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Claudio Cavallucci: «L'amministrazione si pone prioritariamente tre macro obiettivi sui quali intervenire, quello della Valle dell'Orta, quello della Civita e quello della località Vetritillo, con opere di regimentazione delle acque. Ci si concentrerà poi con la stessa sollecitudine sui fronti di frane e smottamenti prossimi al centro abitato, proseguendo gli interventi di prevenzione caduta massi nei luoghi più alti sul rilevato che costeggia il lungo tratto stradale della 487, intervento questo che richiederà la collaborazione del Genio civile, ed infine sui lavori già avviati sull'area più vasta della Valle dell'Orta, che però richiederanno un successivo e cospicuo intervento. Intervento che speriamo arrivi proprio dalle risorse nazionali».

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