Invalido resta senza casa, sos al Comune

San Giovanni Teatino, l’uomo non può più lavorare ed è stato sfrattato perché non può pagare l’affitto

SAN GIOVANNI TEATINO. «Chiedo al Comune di aiutare la mia famiglia con una casa popolare. Mio marito è invalido, su una sedia a rotelle. Siamo in attesa dell’ufficiale giudiziario perché abbiamo avuto lo sfratto esecutivo. Non sappiamo dove andare, finiremo in mezzo a una strada». A lanciare il grido d’aiuto a è una signora di Sambuceto, L.M., che sta per essere sfrattata dalla casa dove vive da anni, nel centro cittadino. Con lei rischiano di restare senza un tetto il coniuge di 54 anni, M.C., gravemente disabile, e la figlia 20enne disoccupata. Ha sempre provveduto alla sua famiglia, M.C., lavorando come ambulante nei mercati e svolgendo altre attività, fino al marzo 2011, quando un ictus lo ha colpito lasciandolo invalido.

Quando l’Inps e la Asl hanno accertato la grave disabilità, gli è stata concessa la pensione di 250 euro al mese per l’invalidità civile, più l’indennità di accompagnamento di 500 euro. Complessivamente 750 euro al mese, un importo che non essendoci altre entrate nel nucleo familiare non basta per pagare l’affitto della casa dove il 54enne finora ha abitato con moglie e figlia, una spesa di 463 euro al mese, praticamente l’intero assegno di accompagnamento. «Pur facendo sacrifici», spiega la moglie del disabile, «fino a dicembre 2011 siamo riusciti a pagare l’affitto, da gennaio non ce l’abbiamo più fatta. Il padrone di casa, non dico che non abbia le sue ragioni, ha avviato la procedura per lo sfratto, che adesso è diventato esecutivo. Adesso stiamo aspettando l’ufficiale giudiziario. Cosa accadrà? Che ne sarà di noi, di mio marito. Mi dicono che dovrei andare a lavorare, ma mio marito ha bisogno di assistenza continua, dove lo lascio?”. L’amministrazione comunale sta erogando da alcuni mesi, e fino a dicembre, in favore di M.C., un sussidio mensile come contributo per il canone di locazione, pari al 35% dell’affitto, all’incirca 140 euro al mese. Il benefit del Comune non è bastato a sanare la situazione debitoria e ad evitare lo sfratto. “Conosciamo la situazione di questa famiglia», afferma Gabriella Federico, consigliere delegato alla politica della casa, «posso dire che come amministrazione ce ne prenderemo cura e ce ne faremo carico».

Gabriella Di Lorito

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