Irpef, 900 emendamenti contro l’aumento

Rinviato a oggi il voto in consiglio dell’addizionale raddoppiata, il Pd vuole scontare la Tari agli artigiani

PESCARA. Quasi 900 emendamenti hanno bloccato, ieri, l’esame della delibera che prevede il raddoppio dell’addizionale Irpef, dallo 0,49 allo 0,80 per cento a partire da quest’anno. In mattinata, il consiglio comunale ha cominciato la discussione, ma poi la seduta è stata interrotta per consentire agli uffici tecnici del Comune di esaminare l’idoneità degli emendamenti presentati contro l’aumento: sono in tutto 870, di cui 700 firmati dal Movimento 5 Stelle e 170 dai partiti di centrodestra. L’esame del provvedimento riprenderà stamattina, alle 9. Ed è stata rinviata ad oggi anche la discussione sulle nuove tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti in vigore da quest’anno. Si prevedono forti aumenti, rispetto alla Tares dell’anno scorso, sia per le famiglie che per le cosiddette utenze non domestiche. Si salvano solo bar, ristoranti, pizzerie e pescherie. Ma ieri il presidente della commissione Commercio Piero Giampietro (Pd) ha preannunciato che la maggioranza è intenzionata a presentare un emendamento per bloccare gli aumenti delle tariffe Tari per alcune categorie. Più precisamente per le attività artigianali, tipo botteghe di parrucchieri, barbieri, estetiste; falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti; carrozzerie, autofficine, elettrauti; nonché per le attività artigianali per la produzione di beni specifici. Le tariffe di queste categorie, aumentate dalla giunta, dovrebbero tornare al livello della Tares 2013 per effetto dell’emendamento. «Il nostro obiettivo», ha spiegato Giampietro, «è ridurre la tassa per bar, ristoranti e pizzerie e aumentarla per le banche e la grande distribuzione».

Sull’addizionale Irpef, ieri, la seduta si è aperta con l’intervento del sindaco Marco Alessandrini. «Questa delibera», ha spiegato, «è l’architrave su cui si fonda la costruzione economico finanziaria a cui noi abbiamo dovuto attenerci. Questo per poter porre le basi di una programmazione aperta e produttiva per la città nei prossimi anni». Subito dopo il suo intervento, maggioranza e opposizione si sono affrontate senza risparmiarsi accuse reciproche. «La decisione di ricorrere allo strumento del pre dissesto pilotato è sbagliata», ha detto Marcello Antonelli (Fi). «I pareri dei revisori dei conti degli anni passati erano tutti positivi e ciò dimostra che i nostri bilanci erano in regola», ha fatto notare Vincenzo D’Incecco (Fi). «Un documento del Ragioniere generale del maggio scorso suggeriva di aumentare le tasse già allora, quindi la precedente amministrazione sapeva che i conti non andavano bene», ha ribattuto Marco Presutti (Pd).©RIPRODUZIONE RISERVATA