Kimberly Clark in vendita ma l’acquirente non c’è

La multinazionale ha confermato di voler cedere lo stabilimento di Alanno dove si produce la carta Scottex. I sindacati indicono otto ore di sciopero

ALANNO. La decisione di vendere lo stabilimento di Alanno è irrevocabile, anche al momento un compratore ancora non c’è. Lo ha ribadito con decisione l'amministratore delegato della Kimberly Clark, Marco Querzoli, in un incontro avvenuto tre giorni fa a Pescara nella sede dell'Unione degli Industriali, con le organizzazioni sindacali territoriali e le Rsu aziendali. «La flessione delle vendite in Italia», ha detto Querzoli, «ha determinato un eccesso di capacità produttiva che ci impedisce di continuare a lavorare in Val Pescara».

Ma l'Italia non è la sola nazione a registrare questo andamento del mercato. La multinazionale americana che produce la carta Scottex e altri prodotti cartari ha deciso di chiudere complessivamente 5 stabilimenti in Europa fra i quali anche uno in Germania e uno in Spagna. La concorrenza nel settore è troppo forte e la decisione della holding è divenuta scelta irrinunciabile.

Querzoli ha detto no anche di fronte alla proposta dei sindacati della attuazione di metodologie per il risparmio di energia che costituisce un costo elevatissimo per l'azienda. Se fossero stati già implementati sistemi di fornitura da fonti alternative, come da anni è avvenuto negli stabilimenti del nord Italia, probabilmente quello di Alanno avrebbe avuto ancora delle chances. La produzione di Alanno a fabbrica venduta sarà trasferita a Romagnano Sesia. Ieri questi argomenti sono stati dicussi in due assemblee di fabbrica, una tenuta nel pomeriggio e l'altra a tarda sera per dar modo ai turnisti di essere informati. Con i rappresentanti della Rsu hanno partecipato Sebastiano Correra della Slc-Cgil, Lucio Petrongolo della Fistel-Cisl e Marco Giusti della Uilcom-Uil, che hanno annunciato per venerdi prossimo otto ore di sciopero a salvaguardia del lavoro nella fabbrica e nella Val Pescara. Anche il sindaco di Alanno Vincenzo De Melis, che ha avuto in questi giorni molti contatti con Querzoli, ha annunciato un consiglio comunale sull'argomento, con la finalità di sensibilizzare Regione e Governo per eventuali agevolazioni fiscali per i possibili acquirenti della fabbrica come incoraggiamento alla continuità lavorativa. Sul piano dell'occupazione – oggi la sede di Alanno occupa 173 dipendenti – la Kimberly intende procedere – ha detto Querzoli ai sindacati – ai sensi della 428/90 con il trasferimento del ramo di azienda di Alanno, «con il passaggio di tutti i lavoratori e dell'intera fabbrica, ad un eventuale acquirente da individuare in prima battuta in una short list di investitori strategici già presenti da anni nel business della carta, e successivamente rivolgendosi anche ad altri investitori, interessati a dare continuità allo stabilimento in presenza di un piano industriale di supporto che garantisca la continuità della produzione nel medio termine». Querzoli ha anche detto di ritenere di concludere il processo di vendita in alcuni mesi, avendo già pronta la bozza del documento di presentazione della fabbrica da presentare a potenziali acquirenti e al fine di agevolare l'avviamento da parte dell'acquirente l'Azienda si è resa disponibile a garantire la produzione per proprio conto per un periodo limitato da concordare. In caso di vendita termina la cassa integrazione e si ricomincia da zero.

Walter Teti

©RIPRODUZIONE RISERVATA