L'Abruzzo perde abitanti, 1 su 3 vive nell'area metropolitana Chieti-Pescara

Il saldo annuale conta meno 2.365 abitanti, pari a -0.18% (media italiana: +0.02%). Tra i capoluoghi continuano a spopolarsi L'Aquila (-737 abitanti) e Chieti (-400)

La popolazione abruzzese è in leggero calo. Dal 2014 al 2013 è scesa da 1.333.939 abitanti a 1.331.574, perdendo  2.365 abitanti, pari a -0,18%, risultato in controtendenza rispetto alla crescita italiana dello 0,02%. Pescara ha raggiunto una densità abitativa di 3.626 abitanti per chilometro quadrato, una delle più alte d'Italia, e, avendo limitate possibilità di sviluppo urbanistico, si diffonde nei comuni limitrofi. È quanto emerge da uno studio del ricercatore abruzzese Aldo Ronci.

L'area metropolitana Pescara-Chieti conta una popolazione di 392.922 abitanti distribuita su una superficie di 645 Kmq, mentre il resto dell'Abruzzo segna 938.652 residenti su una superficie di 10.150 kmq. Di fatto, l'area metropolitana, appena un ventesimo del territorio, raccoglie un terzo della popolazione. La densità abitativa, pari a 609 abitanti per Kmq, è sei volte e mezzo superiore a quella del resto d'Abruzzo (92 abitanti per kmq). Il decremento della popolazione abruzzese nel 2014 è caratterizzato da un incremento della provincia di Pescara (+358), da un lievissimo incremento di Teramo (+65) e da consistenti decrementi delle altre province: L'Aquila (-1.817) e Chieti (-971).

Per quanto riguarda i capoluoghi, Teramo registra una crescita di 277 abitanti, Pescara con 41 abitanti in più resta praticamente stabile, mentre decrescono pesantemente L'Aquila (-737) e Chieti (-400). Nel 2014 i comuni con più di 15.000 abitanti crescono tutti ad eccezione di Martinsicuro che rimane stabile e di Ortona e Sulmona che decrescono ri-spettivamente di 236 e 114 unità. Crescono Montesilvano di 748 unità, Francavilla di 252, Vasto di 199, Avezzano di 188, Giulianova di 161, San Salvo di 142 e Spoltore di 124.