L'Arta: discarica di Spoltore piena a fine mese

I tecnici rivelano: l'impianto di Spoltore è saturo, autonomia insufficiente

PESCARA. Restano solo 28 giorni, poi la discarica di Spoltore sarà satura. E Pescara e provincia dovranno trovare un altro posto in cui portare i loro rifiuti. A dirlo è un rapporto inviato ieri dall'Arta alla Regione.

Che l'impianto di Colle Cese fosse in esaurimento si sapeva. Ma fino a poco più di un mese fa la Regione stimava che la discarica avrebbe retto fino a marzo del 2012. I tecnici dell'Arta, invece, accorciano la vita della discarica di Spoltore. E stimano che la saturazione arriverà a fine dicembre 2011. Praticamente tra poco.

La stima è contenuta nella relazione tecnica "Produzione dei rifiuti urbani nella regione Abruzzo e stima delle volumetrie residue delle discariche in esercizio" presentata a Rimini alla fiera Ecomondo e trasmessa ieri all'assessorato regionale all'Ambiente, al ministero e all'Istituto superiore per la protezione ambientale.

I tecnici Arta non vanno molto per il sottile, e nelle conclusioni del loro rapporto dicono chiaramente che l'Ato di Pescara, insieme a quello di Teramo, ha un'autonomia «del tutto insufficiente» riguardo alla raccolta di rifiuti indifferenziati. E se Pescara piange, il resto della regione certamente non ride, visto che l'autosufficienza dell'Abruzzo è garantita solo fino a marzo 2012.

I tecnici stimano che la produzione dei rifiuti in regione e in provincia sia aumentata tra il 2002 e il 2007 per poi diminuire gradatamente negli anni successivi. D'altronde, insieme ai rifiuti sono diminuite anche le discariche sul territorio regionale che, calcola l'Arta, nel 2004 erano 37, mentre oggi sono soltanto 9.

La percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti, tra l'altro, è ancora molto lontana dall'obiettivo del 45 per cento che avrebbe dovuto raggiungere già tre anni fa, nel 2008. Pescara, tra le province abruzzesi, su questo fronte non brilla. Rispetto a una media regionale di differenziata del 28% nel 2010, infatti, Pescara si ferma al 26%. Molto meno di Teramo, che arriva al 37%, o di Chieti con il 30% di differenziata.

Sul fronte discariche, poi, peggio di Pescara c'è solo Teramo. Che al momento non ha alcun impianto aperto sul suo territorio e deve portare i rifiuti nelle altre province.

Una situazione che a fine mese, se i calcoli dell'Arta sono giusti, sarà quella di Pescara. Secondo i dati forniti nella relazione tecnica, la discarica di Colle Cese ha quasi esaurito i volumi autorizzati. L'impianto di Spoltore può contenere 1.169.000 metri cubi di rifiuti. Al 30 dicembre del 2010, lo spazio residuo era di 90.500 metri cubi. Fino al 30 giugno, secondo i calcoli dei tecnici, avevamo già scaricato a Colle Cese 44.600 tonnellate di immondizia indifferenziata. Morale? Secondo l'Arta a giugno restavano circa 40 mila metri cubi liberi. Spazi «in rapido esaurimento visti i conferimenti da fuori provincia». Un esaurimento tanto rapido da essere fissato alla fine del mese.

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