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L'arte erotica in mostra all'ex Aurum
La rassegna di Armellani è aperta al pubblico fino al 12 luglio
PESCARA. E' stata inaugurata ieri pomeriggio, all'ex Aurum, la mostra «Morsi di luce» di Manuela Armellani, l'artista di 34 anni originaria di Montesilvano. L'incontro è stato presentato dai curatori Leo e Chiara Strozzieri, insieme al giornalista del Tg5, Paolo Di Mizio, con l'accompagnamento al pianoforte di Alberto Ortolano. L'ingresso è libero per tutti gli appassionati.
Quella di Armellani è un'arte erotica che riesce a catturare l'attenzione, rivisitando il senso classico della figurazione. Un'arte che ricorda quella di grandi maestri come Giorgio de Chirico, che hanno trasformato la comune visione dell'uomo. La giovane autrice pescarese ha attraversato i manichini metafisici per giungere a corpi nuovi, animati da frementi palpitazioni e protagonisti di uno spazio-tempo assolutamente contemporaneo.
L'esposizione dell'ex Aurum è visitabile fino al 12 luglio e prevede un elegante catalogo con la riproduzione a colori di tutte le opere, pubblicato per Sala editori. E' una panoramica sull'intera produzione dell'artista formatasi a Bologna sotto la direzione del grande incisore Clemente Fava, ma da anni operante nella sua terra. Nella mostra vengono presentate tele eseguite a spatola e quadri materici realizzati con sabbie e paste cromatiche.
Quella di Armellani è un'arte erotica che riesce a catturare l'attenzione, rivisitando il senso classico della figurazione. Un'arte che ricorda quella di grandi maestri come Giorgio de Chirico, che hanno trasformato la comune visione dell'uomo. La giovane autrice pescarese ha attraversato i manichini metafisici per giungere a corpi nuovi, animati da frementi palpitazioni e protagonisti di uno spazio-tempo assolutamente contemporaneo.
L'esposizione dell'ex Aurum è visitabile fino al 12 luglio e prevede un elegante catalogo con la riproduzione a colori di tutte le opere, pubblicato per Sala editori. E' una panoramica sull'intera produzione dell'artista formatasi a Bologna sotto la direzione del grande incisore Clemente Fava, ma da anni operante nella sua terra. Nella mostra vengono presentate tele eseguite a spatola e quadri materici realizzati con sabbie e paste cromatiche.