L'augurio per il 2015? Amici veri

Il direttore del Centro augura un buon anno a tutti i nostri lettori. Scrivete a direttore@ilcentro.it e su twitter a @MauroTedeschini

Non so se sarà un 2015 pieno di ritmo, come preconizza il superottimista Matteo Renzi, o se invece come ogni nuovo anno ci porterà semplicemente un difetto in più, come sosteneva quel grande scrittore che fu Jules Renard. O forse, più semplicemente, aveva ragione Lucio Dalla quando cantava versi come «l’anno che sta arrivando tra un anno passerà - io mi sto preparando - è questa la novità...».

Quel che è sicuro è che da venerdì, smaltita l’inevitabile sbornia di auguri e di pranzi&cenoni, ci ritroveremo con i problemi di sempre, magari conditi di qualche buon proposito in più. Che cosa ci sia dietro l’angolo è molto difficile da prevedere. L’unica certezza che ho, e che vorrei condividere con voi, è che oggi (e domani) più che mai nessuno può farcela da solo. Il tempo degli individualismi è finito: dobbiamo avere l’umiltà e il coraggio di unire le forze, anche di ammettere le nostre debolezze e di chiedere e offrire aiuto senza che questo passi per debolezza o presunzione. Che si tratti di lavoro, di salute, di piccoli problemi della vita di tutti i giorni: oggi più che mai è vero che un buon amico dimezza le pene e raddoppia le gioie. E’ il migliore augurio che mi sento di farvi per il 2015: di avere a fianco persone che vi vogliano bene, in modo disinteressato. Buon anno a tutti.