La crisi lo costringe a rubare corrente: condannnato a 4 mesi

Aveva staccato la propria utenza per allacciarsi a quella del vicino. Il giudice ha accolto le richieste dell' accusa, che aveva chiesto il minimo della pena e quelle del legale dell'imputato, che aveva chiesto attenuanti

PESCARA. Condannato a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, un uomo incensurato, residente a Pescara, che nel 2013, a causa di difficoltà economiche legate alla crisi, aveva staccato la propria utenza elettrica per attaccarsi a quella del condominio nel quale viveva in affitto.

La vicenda è accaduta all'interno di uno stabile di via Marconi a Pescara, dove il furto di energia elettrica si è protratto per un periodo di circa otto mesi. L'amministratore del condominio, insospettito dal lievitare della bolletta relativa all'utenza elettrica comune, decise di chiamare un elettricista per compiere degli accertamenti.

L'esperto, seguendo i fili elettrici del contatore, portò alla luce la natura e il responsabile dell'illecito. Messo di fronte all'evidenza, l'uomo riconobbe le proprie responsabilità di fronte all'amministratore del condominio, al quale spiegò di non avere più i soldi per pagare le bollette. Il giudice Francesca Manduzio ha accolto le richieste dell' accusa, che aveva chiesto il minimo della pena e quelle del legale dell'imputato, che aveva chiesto la concessione delle attenuanti generiche.