Montesilvano

«La famiglia Bevilacqua vuole giustizia»

L'avvocato De Marco: «So che la famiglia sta avendo un atteggiamento molto composto, vuole giustizia e non vuole vendetta»

PESCARA . Mentre proseguono le ricerche della persona che ha ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorso in un pub di Montesilvano Antonio Bevilacqua, rom di 21 anni, parla l’avvocato della famiglia Giancarlo De Marco. E parla di un omicidio volontario: «Credo che sia stata indiscutibile la volontà di uccidere perché le modalità del fatto, ovvero puntare un fucile contro una persona a distanza di poche decine di centimetri, denota proprio la volontà omicida e non si può dire che ha sparato perché voleva intimorire. Sparare sul viso di una persona vuol dire volerla uccidere».
Sulla rabbia della famiglia del giovane ucciso e di eventuali taglie proposte per la cattura dell’assassino, l’avvocato De Marco dice: «Su questo io no so nulla. So solo che la famiglia sta avendo un atteggiamento molto composto e vuole giustizia e non vuole vendetta. Queste sono le parole della madre. Ora se ci sono persone che magari vogliono interferire in questo non so».
Sulla causa della discussione poi sfociata nell’omicidio e su una eventuale conoscenza fra il 21enne e l’assassino, De Marco spiega: «Sui particolari non so molto, ci sarebbe stata una discussione, forse è volata qualche parola, ma niente poteva far presagire una conclusione del genere. Il movente? Non lo so e sarà una cosa da vedere dopo».
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