le reazioni di pd e udc

«La gara d’appalto va bloccata» scoppia un’altra lite tra i politici

PESCARA. L’Udc chiede di sospendere immediatamente la gara d’appalto. Il Pd convoca le associazioni di categoria e i residenti per coinvolgerli in una probabile protesta contro l’amministrazione...

PESCARA. L’Udc chiede di sospendere immediatamente la gara d’appalto. Il Pd convoca le associazioni di categoria e i residenti per coinvolgerli in una probabile protesta contro l’amministrazione comunale. L’annuncio dell’avvio della gara d’appalto per la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele ha scatenato un putiferio in Comune. L’opposizione e una parte della maggioranza si preparano a dare battaglia per bloccare la realizzazione di questa opera pubblica, dal costo di 1.114.000 euro. Il progetto, che suscita tante polemiche, prevede la chiusura alle auto del corso, ma non ai mezzi pubblici e il trasferimento del traffico privato su un percorso interno alle aree di risulta.

In particolare l’Udc, forza di maggioranza, aveva già chiesto e ottenuto la promessa del sindaco Luigi Albore Mascia di avviare una sperimentazione, prima di dare il via ai costosi lavori di riqualificazione e pedonalizzazione dell’importante arteria stradale. Quella promessa, fatta appena tre settimane fa, dietro la minaccia di una nuova crisi politica, evidentemente non è stata mantenuta, perché la gara d’appalto è già partita ed entro luglio si dovrebbe aprire il cantiere.

Ieri, l’Udc è tornata alla carica minacciando ritorsioni in consiglio comunale, se l’amministrazione comunale non dovesse fermare subito la gara. Lo ha detto a chiare lettere il capogruppo Vincenzo Dogali. «Il gruppo consiliare dell’Udc, gli assessori e il commissario provinciale del partito Enzo Di Vittorio», ha fatto presente, «si sono riuniti mercoledì scorso per discutere del progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio. All’unanimità è stato deciso di mettere in atto tutte le azioni possibili, affinché venga sospesa la procedura di gara in atto, mediante il differimento dell’apertura delle buste con le offerte, pervenute in risposta al bando pubblico, per non meno di 45 giorni, al fine di consentire una simulazione della pedonalizzazione». «Si chiede, inoltre», ha proseguito Dogali, «che, prima di attuare il progetto di pedonalizzazione, si predisponga una simulazione-periodo di prova, monitorato da un apposito gruppo di lavoro comunale, della riorganizzazione del traffico veicolare, pedonale e dei mezzi pubblici della zona interessata». L’Udc ha anche insistito per coinvolgere in questa scelta «la cittadinanza, i residenti, i commercianti del corso, la Gtm e le Poste».

Ma il Pd ha già organizzato un incontro con associazioni di categoria, operatori e cittadini che si svolgerà giovedì prossimo, 23 maggio, alle 17, in Comune. «Vogliamo coinvolgere quelli che vivono e lavorano in quell’importante asse viario», ha spiegato il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio, «per valutare iniziative da assumere per fare in modo che corso Vittorio e l’intera città non vengano massacrate da un’idea legata solo alla scadenza di mandato, in vista della prossima tornata elettorale amministrativa e non da un’oggettiva valutazione per il bene della città». Di Pietrantonio ha poi ribadito la contrarietà del suo gruppo al progetto di pedonalizzazione, «soprattutto a causa di una mancanza di viabilità alternativa, per l’assenza di un piano della mobilità, per la tempistica dei lavori e per la situazione di grande difficoltà attraversata dalle attività commerciali in questo periodo».

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