LA NEBBIA CHE ILLUMINA

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La nebbia era praticamente irreale.Avvolgeva tutto in uno strato pesante,fitto,non riusciva a passare nemmeno l'aria.Provare a guardare avanti era quasi impossibile,dovevi sforzare così tanto gli occhi da non riuscire a vedere più.Non si distinguevano l'inizio e la fine delle cose.Proprio come quando Greta provava a guardare con lucidità se stessa.Non capiva fino a che punto si eri detta la verità e fino a che punto si eri sommersa e ricoperta di stronzate.

Andava a tentativi,cercava di aprirsi un varco.

Dalla nebbia era uscita,la luce del lampione ha permesso di farla arrivare a casa.

Era nel letto ed era notte.

La notte sembrava limpida.La luna era gialla come l'occhio di un gatto nero.C'era solo una nuvola.Ed aveva la forma di un coccodrillo con la bocca spalancata.

Sembrava,mentre si muoveva,che stesse andando ad inghiottire la luna.

Non lo fa.La copre.Le si poggia sopra.Le si sovrappone.

Non c'è mai niente che divora qualcosa.Non esiste qualcosa che ti divori i pensieri.Esiste solo qualcosa che te li oscura,se tu non decidi di abortirli.

Per poco o molto tempo non è mai una certezza

Un pensiero non è mai una certezza.

Un pensiero è soltanto un mutamento.

Lo cambi.La struttura può rimanere quella,ma lo trasformi sempre.Gli cambi il colore,gli cambi l'impostazione,gli cambi l'intensità.

Dell'originale rimane ben poco.Il lampo di genio iniziale non è bagnato d'eternità.

Mentre guardava la luna,il cielo limpido notturno con la luna-coccodrillo,Greta si accorse di riuscire a vederne il movimento.

Il movimento,però,non lo vedeva fluido come l'olio che bagna una superficie liscia.

Lo vedeva piuttosto sgranato.Simile ad un bicchiere d'acqua rovesciato su un piano ruvido.Un piano di legno bucherellato.L'acqua vi si inserisce ovunque.E lì finisce per ristagnarsi.

Quindi, con la visione del movimento sgranato,associò la vista di que movimento seghettato a tante fotografie,scattate nell'arco di trenta secondi alterni dai suoi occhi.

La fotografia più impressionante fu quella della nuvola sovrapposta alla luna.

La nuvola si è fermata.E' impassibile.Immobile.La luna,stranamente,continuava a salire.

Collegò questo movimento al contrario,estraneo alle leggi della fisica della sua mente,al pensiero abortito della sua mente.

Per Greta un pensiero esce dagli occhi.E vi esce o esendo immediatamente trasposto su carta,o immediatamente proiettato negli occhi di un'altra persona.

Se questo non accadeva nell'arco di sessanta seocondi il pensiero veniva abortito.Non permetteva nemmeno che nascesse per poi essere buttato,come un bambino malsano,dal ponte di Sparta delle idee.

Se il pensiero per essere partorito doveva uscire dagli occhi -per gli occhi- per essere abortito doveva essere risucchiato.

E vedeva un pensiero risucchiato dagli occhi verso la mente.

Per Greta al centro della testa.

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