La politica si divide sulle telecamere: non sono sufficienti 

I gruppi di opposizione contestano le scelte del Carroccio «Servono vigili, forze dell’ordine e più interventi sociali»

PESCARA. Il piano per la sicurezza presentato dalla Lega lascia a bocca aperta le opposizioni, che parlano a chiare lettere di incompetenza e di tempo perduto dietro agli slogan. La prima bocciatura al maxi sistema di videosorveglianza annunciato dall’assessore Adelchi Sulpizio arriva dai consiglieri comunali del Pd Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro e Francesco Pagnanelli. «Le uniche misure annunciate sono ancora quelle sulle telecamere, che la Lega ha trovato già fatte dalla vecchia giunta. E poi c’è l'originale trovata delle “ronde”, sullo stile di quelle padane, che sono solo l'ammissione del fallimento dello Stato e del vice premier Salvini: anziché chiedere ai cittadini di difendersi da soli, la Lega avrebbe potuto sostenere la nostra proposta di chiedere più uomini e mezzi per la polizia di Stato a Pescara, invece l'hanno bocciata», dicono sempre i consiglieri del Pd. «A questo punto ci chiediamo cosa abbiano fatto in questi tre mesi, oltre a far circolare i video bufala del comando di polizia municipale vuoto (contro gli agenti della polizia municipale), alimentando la percezione di insicurezza. Mai come questa estate Pescara affronta situazioni sparse di degrado e insicurezza, un paradosso per chi ha vinto le elezioni promettendo che tutto sarebbe cambiato immediatamente», dicono sempre i rappresentanti in consiglio comunale del Pd. La sintesi di quello che sta accadendo è semplice, per il Partito democratico: «L'intera catena di comando sul fronte della sicurezza dei cittadini è nelle loro mani, dal Comune al ministero dell'Interno, ma continuano a parlare come se nulla dipendesse da loro e hanno dimenticato persino di prolungare l'orario estivo dei vigili urbani fino alle 2.50, come avveniva negli anni passati. E l’esercito? Il tema è scomparso: hanno vanificato ogni promessa elettorale mandando la richiesta solo a ridosso delle ferie e non prima. In attesa del posto fisso di polizia municipale da aprire negli ex silos dell'area di risulta, nessuno ha pensato di assegnare una pattuglia fissa in zona», concludono.
Il piano della Lega sa di «vecchio», attacca Marinella Sclocco, del gruppo comunale Per Sclocco sindaco. «È stato finanziato grazie a un progetto della passata amministrazione di centrosinistra. Avere una città sicura non vuol dire avere solo le telecamere, come non è sicurezza uno sgombero di disperati perché bisogna chiedersi dove finiscano gli occupanti abusivi». Sclocco ricorda che «nel consiglio comunale convocato sull'onda dell'emergenza a piazza Santa Caterina il centrodestra ha bocciato la nostra proposta di aumentare le forze di polizia municipale in dotazione al Comune. E la risposta è stata il video-denuncia del consigliere della Lega Armando Foschi», girato nel comando vuoto dei vigili urbani. La sicurezza», suggerisce, «va fatta anche destinando più fondi alle politiche sociali».
È polemica anche Erika Alessandrini, che parla a nome del gruppo comunale del Movimento 5 stelle e contesta la scelta delle telecamere, perché «la presenza fisica costante (e non stagionale) delle forze dell'ordine, unitamente ad investimenti massicci sulle politiche sociali, non può essere sostituita da nessun occhio elettronico». Per i pentastellati «la Lega sta sfoderando il caro vecchio cavallo di battaglia della sicurezza, buono per tutte le stagioni, promettendo di risolvere l'emergenza con 250 nuove telecamere, Daspo di quartiere e vigili stagionali. Peccato che nessuna telecamera possa sventare una rapina, impedire un'aggressione, evitare una sparatoria, intervenire contro lo spaccio, salvare una vita. Possono aiutare nelle indagini e nell'individuazione dei colpevoli, ma nulla più. Negozi e gioiellerie sono pieni di telecamere che non impediscono furti e spaccate notturne e il Daspo sarà solo un'altra carta bollata nelle mani di un delinquente che, senza vigilanza, continuerà ad agire indisturbato. I vigili stagionali sono in ritardo di mesi e arriveranno a settembre, ma avrebbero dovuto prendere servizio ad inizio estate per la lotta agli abusivi sulla riviera, la sicurezza nelle aree pedonali, la lotta alla sosta selveggia». E certi servizi, per il M5s, potevano essere «a costo zero se fosse stato impiegato l'esercito».