La ruota ancora bloccata manca un altro permesso

La giostra doveva entrare in funzione il 10 luglio scorso, ma non è mai partita Cuzzi: «Consegnati tutti i documenti, manca solo il via libera del Genio civile»

PESCARA. La vicenda della ruota panoramica è diventata una telenovela senza fine. A distanza di più di un mese dalla data fissata per l’entrata in funzione, il 10 luglio scorso, la giostra installata nell’area dell’ex Cofa non ha ancora tutte le autorizzazioni necessarie. A rivelarlo è stato ieri l’assessore ai grandi eventi Giacomo Cuzzi. «Il Genio civile ha richiesto altri documenti», ha rivelato l’assessore, «ora sono stati consegnati tutti e attendiamo a giorni l’autorizzazione mancante».

Ma è da giugno scorso che va avanti un tira e molla con le autorità competenti. La prima volta la ditta proprietaria della ruota, la Seghieri, di Cusano Milanino, aveva presentato una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) priva della firma digitale e quindi gli uffici comunali avevano respinto la richiesta delle autorizzazioni. La seconda Scia presentata successivamente non aveva la documentazione completa e per questo il Comune aveva richiesto alla ditta di integrare i dati mancanti.

Sembrava che tutto fosse a posto, tanto è vero che l’amministrazione comunale aveva sperato di poter avviare per la prima volta la ruota panoramica il 7 agosto scorso, in occasione della Notte bianca dell’Adriatico, anche questa rinviata per ben quattro volte.

Invece, la partenza è stata rimandata ancora, ma l’amministrazione comunale non ha fornito giustificazioni per l’ennesimo rinvio.

Ieri, si è venuto a sapere che la Seghieri è ancora in attesa del via libera del Genio Civile. Intanto, il tempo passa e quella che doveva essere l’attrazione principale della stagione turistica si è trasformata in un monumento senza vita. Ora il Comune è tornato a sperare, ma dal Genio civile non è arrivata ancora una risposta.

E la polemica alimentata dall’opposizione non accenna a placarsi. Bisogna ricordare, in proposito, che il centrodestra ha presentato addirittura un esposto il primo agosto, sostenendo la tesi della struttura «abusiva», in quanto mancante delle autorizzazioni necessarie al momento della sua costruzione. Pronta la replica da parte dell’amministrazione comunale. «È evidente», ha detto l’assessore Cuzzi in quell’occasione, «che il partito del “no d’ufficio”, che sicuramente non può dare lezioni di buona amministrazione a nessuno, cerchi ora in tutti i modi di fermare un elemento di attrazione così forte, perché capace di far girare Pescara e la sua economia».

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