La Sama riapre i battenti: 11 operai tornano al lavoro

Scafa, sono arrivate commesse dal Nord Europa per l’azienda di manufatti Rinnovata la concessione mineraria, Giancola chiede un piano industriale

SCAFA. Da quattro mesi in cassa integrazione guadagni ordinaria, gli 11 operai della Sama srl da ieri hanno ripreso a lavorare. La Sama, azienda che produce manufatti derivati dall'asfalto (mattonelle per piazze e marciapiedi) è una società di proprietà demaniale, la cui trentennale concessione mineraria è controllata dalla Italcementi, che a Scafa ha chiuso i battenti dallo scorso gennaio.

La produzione era già ridotta ai minimi, una produzione che negli anni non era stata incentivata. Da mesi, dunque, tutti i macchinari e le attrezzature sono fermi. Improvvisamente, però, ad Italcementi sono arrivate delle commesse dal nord Europa a causa della chiusura di una fabbrica transalpina. Le maestranze sono state richiamate al lavoro e ne avranno per circa una decina di giorni per far ripartire gli impianti e poi riavviare il lavoro per soddisfare la commessa.

Non è dato sapere, per ora, il reale volume di produzione da svolgere, certo è che se l'azienda ha assunto la decisione di riaprire, lo spiraglio che si presenta deve essere di interesse. «Si tratta di una decisione, presa in condivisione tra sindacati e Italcementi», afferma il sindaco Maurizio Giancola, «che conferma quanto l'amministrazione comunale ha sempre sostenuto: la Sama ha ancora un futuro sul nostro territorio, a patto che il prodotto venga valorizzato con una strategia di mercato mirata».

La concessione mineraria, rinnovabile ogni sei mesi, era in scadenza per maggio, ma l'azienda ha già provveduto al suo rinnovo. Prevede anche l'estrazione della materia prima dalla miniera di Foce Valle Romana, di Manoppello, l'unica rimasta attiva fra tutte quelle disseminate nel territorio pedemontano della Maiella dei Comuni di Abbateggio, Roccamorice, Lettomanoppello, San Valentino. È probabile che il lavoro estrattivo ricominci con tempi posticipati, potendo l'azienda utilizzare materiale già immagazzinato.

«Con la riapertura odierna della Sama», spiega Giancola, «si delinea una nuova prospettiva per i lavoratori dell'Italcementi. Un'opportunità in cui l'amministrazione ha sempre creduto, nella convinzione che la mattonella d'asfalto abbia un suo mercato, che andrebbe valorizzato e accresciuto, tant'è vero che ci sono diversi imprenditori della zona disponibili a rilevare l'azienda». «Invitiamo perciò i vertici dell'Italcementi», incalza il sindaco, «a fare chiarezza e a presentare al più presto al Comune e ai sindacati un piano industriale di rilancio. A oggi non abbiamo dati certi circa la quantità di mattonelle che verrà prodotta e per quanto tempo gli impianti saranno operativi. Interrogativi che attendono risposte chiare in tempi brevi, nel rispetto del lavoro dei dipendenti».

Walter Teti

©RIPRODUZIONE RISERVATA