L'ex colonia Stella Maris

MONTESILVANO

La Stella Maris struttura sociale per famiglie in difficoltà, migranti e rom

Bando pubblico in scadenza martedì 21 maggio: a cinque giorni dal voto, i cittadini conosceranno il futuro dell'ex colonia

MONTESILVANO. A cinque giorni dal voto, martedì 21 maggio, i cittadini di Montesilvano conosceranno il futuro della Stella Maris: il Comune infatti ha programmato per quel giorno il termine della presentazione delle domande (ore 13) e l'apertura delle buste (ore 15.30) per la procedura a evidenza pubblica di proposte progettuali da candidare in associazione temporanea di scopo con l'Ambito sociale 18 Montesilvano.
La Stella Maris dunque diventerà una struttura dedicata al sociale: nella scheda riassuntiva del progetto chiamato "Stella Maris Lab", che durerà almeno un anno, sono indicati come destinatari «adolescenti, giovani e famiglie in situazione di povertà educativa, culturale e sociale, giovani a rischio di dispersione scolastica ed esclusione sociale, over 45, disoccupati, senza fissa dimora, disabili, vittime di violenza, tratta, migranti, minoranze (comprese le comunità emarginate quali i Rom) e soggetti con fragilità sociale».
L'accesso ai servizi sarà dunque riservato agli utenti dei servizi sociali professionali di tutti gli ambiti territoriali sociali dell'Abruzzo (si farà eccezione per i senza fissa dimora). L’individuazione dei destinatari dovrà essere effettuata, attraverso un bando. La linea di finanziamento fa riferimento ai Fondi di sviluppo europeo (intervento Agorà Abruzzo-Spazio Incluso) erogati dalla Regione: è previsto il finanziamento di almeno 4 progetti, per un costo massimo di 570.000 euro ciascuno. Il Comune di Montesilvano valorizzerà, nella fase di attribuzione del punteggio, eventuali quote di cofinanziamento extra budget finanziabile. La proposta progettuale, al fine di valorizzare la Stella Maris e la sua collocazione a pochi passi dal mare, punta a creare uno spazio polivalente: un punto di aggregazione in cui «sia evidente un contenuto educativo e dove si possa sperimentare un approccio positivo alla realtà: dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto». Stella Maris Lab, dunque, «potrebbe diventare un vero Laboratorio, incubatore di idee innovative che, con l’occhio rivolto alle tendenze del mercato del lavoro, andrebbe a sviluppare progetti di formazione, orientamento, inclusione lavorativa, imprenditorialità, accompagnando i cittadini a rischio di esclusione sociale verso un nuovo protagonismo». La proposta dovrà essere in accordo con quanto previsto dall'Azienda Speciale del Comune. I servizi previsti sono quelli classici del sociale: laboratori creativi, formazione e supporto scolastico, sportelli informativi e orientativi e di supporto all'inserimento lavorativo.

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