Le autostrade tornano a Toto: pedaggi congelati fino al 2032 

Approvato l’emendamento del governo che cancella cento contenziosi tra lo Stato e Sdp

PESCARA. Strada dei Parchi riavrà dal primo gennaio 2024 la concessione delle autostrade A24 e A25, a patto che rinunci a tutti i giudizi pendenti. La notizia, anticipata dal Centro, è diventata ufficiale ieri pomeriggio con l’approvazione di un emendamento al Decreto Anticipi in commissione Bilancio del Senato che scrive la parola fine su una vicenda caratterizzata da oltre cento controversie legali tra le parti. Vengono così riconosciuti alla società del Gruppo dell’imprenditore teatino Carlo Toto 500 milioni di euro (250 erogati entro il 2023 e 250 nel 2024) e la compensazione dei debiti nei confronti di Anas, stimati in circa un miliardo di euro, in cambio della rinuncia di risarcimento miliardario già stabilito in circa 2,3 miliardi di euro.
CHI CI GUADAGNA.
Vincono tutti, ma lo Stato di più perché scongiura definitivamente il rischio di dover pagare a Sdp danni ulteriori per 5 miliardi di euro. L’emendamento è blindato, non potrà subire alcuna modifica nei successivi passaggi che si concluderanno con la conversione in legge del decreto il 18 dicembre.
Concessionario e concedente, Sdp e Ministero della Infrastrutture e Trasporti, dovranno peraltro sottoscrivere un nuovo Piano economico e finanziario (Pef) che preveda «l'invarianza dei livelli tariffari rispetto a quelli applicati al 31 dicembre 2017 per l'intero periodo residuo della concessione».
NIENTE AUMENTI.
È un passaggio chiave, quest’ultimo, per i pendolari di A24 e A25 perché si traduce in pedaggi congelati per altri nove anni, fino al 2032. Inoltre l’accordo comporta «l'inserimento di una spesa annua pari a 40 milioni di euro, a carico di Strada dei Parchi, per manutenzioni ordinarie, quantificata al fine di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza delle infrastrutture».
LA NEWCO FANTASMA.
Esce dalla scena Anas, la società che gestisce le autostrade A24 e A25 dal primo agosto del 2022, un mese dopo la revoca in danno decisa nei confronti di Sdp dall’ex governo di Mario Draghi il 7 luglio del 2022. E sparisce definitivamente anche l’impegno a creare una newco, rimasta solo sulla carta, cui Anas avrebbe dovuto cedere la gestione delle due tratte autostradali entro il 2023.
Sul fronte societario, infine, il provvedimento approvato in Commissione, con i voti favorevoli del centrodestra e l’astensione di Pd e M5S, è destinato a determinare una svolta molto favorevole per Strada dei Parchi e soprattutto per i suoi 1.300 dipendenti.
DA OGGI SI RIPARTE.
Grazie a quando è accaduto ieri, infatti, Sdp tornerebbe in bonis visto che il 14 e 15 dicembre prossimi l'assemblea dei creditori approverà il piano per uscire dal concordato al 100% al quale la ex concessionaria aveva dovuto dare ricorso dopo la revoca. L’emendamento inserito tre giorni fa al Dl Anticipi nasce da un accordo tra i partiti alleati di centrodestra.
REAZIONI CAUSTICHE.
I firmatari dell’atto sono i senatori Claudio Borghi della Lega, Vita Maria Nocco di Fdi e Dario Damiani di Fi. Ma la svolta è arrivata da Fratelli d’Italia e dal pressing del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, sul governo Meloni. Così afferma il senatore aquilano Guido Liris, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio.
«Abbiamo rimediato a follia ideologica di ex governi che stava provocando enormi danni, ovvero il rischio per la manutenzione delle autostrade e la cassa integrazione per 1.300 dipendenti», è il commento caustico di Liris. Rincara la portata delle critiche il collega di partito Etelwardo Sigismondi: «Si è risolto un pasticcio storico con l’approvazione dell’emendamento che consente a Strada dei Parchi del gruppo Toto di tornare ad essere concessionaria dell'autostrada A24-A25», dice il senatore vastese.
«Un contenzioso tra lo Stato e la società che, dunque, si chiude con la migliore soluzione soprattutto nell’ottica della salvaguardia di 1.300 dipendenti e degli automobilisti che non subiranno rincari delle tariffe per molti anni ancora. Un considerevole risultato», conclude, «che dimostra determinazione ed efficacia nell’affrontare e definire, da parte della maggioranza, anche le questioni più spinose, quale è stata la gestione di questa importante rete autostradale».
Infine Nazario Pagano: «Un altro traguardo raggiunto grazie all'azione di Forza Italia che», rimarca il deputato pescarese. Mentre Sdp ha espresso soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento, ma ha deciso di rinviare qualunque commento ufficiale a dopo la conversione del decreto Anticipi in legge e la promulgazione di quest’ultima. Non si sa mai.
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