Le vecchie miniere diventano centri visita in sei paesi

SAN VALENTINO. Disco verde della Provincia al progetto “Valsimi” che si pone l’obiettvo di valorizzare le antiche miniere di roccia asfaltica della concessione mineraria Sama Italcementi. Miniere...

SAN VALENTINO. Disco verde della Provincia al progetto “Valsimi” che si pone l’obiettvo di valorizzare le antiche miniere di roccia asfaltica della concessione mineraria Sama Italcementi. Miniere dislocate in sei centri dell'entroterra, Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino e Scafa, le cui amministrazioni hanno condiviso la decisione dell’amministrazione provinciale, del presidente Guerino Testa e dell’assessore Angelo D'Ottavio che ha seguito il progetto.

Un piano finanziato dall’assessorato regionale di Alfredo Castiglione con la somma di 200mila euro e stilato dall’architetto Antonio Antonelli. «Si tratta», spiega D'Ottavio, «di 6 progetti che realizzeranno altrettanti centri visita, uno per ogni comune, nei quali sarà possibile effettuare una visita virtuale delle antiche miniere. A Roccamorice sarà attivata una sala all’interno dell’antica torre civica, a Manoppello in un locale vicino al Municipio, a San Valentino all’interno dell’ex convento, ad Abbateggio nell’attuale centro visite, a Lettomanoppello in un locale sulla strada provinciale e a Scafa in un locale di proprietà dell’amministrazione comunale. Il progetto», spiega ancora D’Ottavio, «vuole raggiungere l’obiettivo di valorizzare, anche dal punto di vista culturale, l’attività dei minatori. Per questo motivo abbiamo previsto anche il coinvolgimento degli Istituti comprensivi dei sei comuni, delle pro loco e dei cittadini, attraverso una serie di attività che nei prossimi giorni saranno presentate all’opinione pubblica».

Il convegno si svolgerà in uno dei sei centri con la partecipazione del presidente del consiglio Giorgio De Luca, sensibile al tema già da quando era sindaco di Manoppello, e sarà replicato in Belgio con un incontro al quale parteciperà anche il premier originario di San Valentino, Elio Di Rupo. Il Belgio entra di diritto nel progetto, se non altro per storia e conoscenza: i minatori che rimasero vittime nella tragedia di Marcinelle nell’agosto del 1956 avevano già lavorato nelle miniere di roccia calcarea bituminosa dei loro paesi, per la produzione di bitume fluido, di manufatti di asfalto eper la lavorazione della pietra calcarea come materiale da costruzione. Queste miniere dismesse da decenni, insieme con le sedi istituzionali di rappresentanza che saranno allestite nei sei paesi, costituiranno il Parco minerario provinciale, che abbraccerà l'estensione territoriale dei sei paesi ricadente, in gran parte, nella perimetrazione del Parco nazionale della Majella. La prima fase del progetto è puntanta sull’allestimento delle sei sale con l’esposizione dei materiali di cava, la seconda, più a lungo termine, sarà quella di organizzare un percorso per la visita nei siti delle miniere.

Walter Teti

©RIPRODUZIONE RISERVATA