LA RIPRESA

Liberi spostamenti da domani e turisti anche dall’estero 

Dubbi e domande, il governo risponde: vietato non fornire le generalità in negozi o ristoranti. Obbligo distanziamento. Tracciamento dei turisti in alcune regioni, ma non in Abruzzo  

PESCARA. Liberi spostamenti da domani in tutta Italia: cade l’obbligo della quarantena anche per chi arriva dall’estero. E addio alle autocertificazioni che ci hanno tenuto compagnia in questi mesi. Per agevolare i cittadini in questa nuova fase dell’emergenza, il governo ha risposto ad alcune domande per tentare di mettere a fuoco i punti meno chiari.
È consentito spostarsi sul territorio nazionale?
«Il Decreto legge 16 maggio 2020 ha regolamentato gli spostamenti: a decorrere dal 3 giugno sono consentiti quelli tra regioni. Gli spostamenti interregionali possono essere limitati solo con provvedimenti adottati in relazione a specifiche aree del territorio nazionale (come stanno facendo o faranno alcune regioni, per esempio con possibilità di tracciamento dei turisti, ma non l’Abruzzo, ndr) secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente.
Dal domani sono consentiti gli spostamenti da e per l’estero?
Gli spostamenti possono essere limitati solo con provvedimenti adottati in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali. Da domani saranno liberamente consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da e per: Stati membri dell’Unione Europea, Stati parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), Regno Unito e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Da domani le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Paesi non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia. Dal 3 al 15 giugno agli spostamenti da e per Stati non indicati nell’elenco, continuano ad applicarsi le stesse regole che fino a oggi valgono per tutti gli spostamenti da e per l’estero (motivazioni di assoluta urgenza, lavoro, salute e obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni al rientro in Italia).
Ci vorrà ancora l’autocertificazione?
No. Finisce da mercoledì la stagione delle autocertificazioni che in più versioni, in base ai diversi decreti, hanno accompagnato gli italiani. L’autocertificazione continuerà però a essere necessaria per chiunque voglia spostarsi verso la Francia. Secondo le regole del lockdown francese, infatti, i viaggiatori devono avere una dichiarazione firmata che spieghi la necessità urgente, quali una missione di lavoro essenziale, transfrontaliero o l’accompagnamento di un bambino a un genitore con custodia congiunta.
Possiamo rifiutare di farci misurare la temperatura?
No. Sopra i 37,5°C è vietato l’accesso nei luoghi pubblici e si può essere segnalati all’autorità sanitaria.
Possiamo non fornire le nostre generalità (per esempio al ristorante o dal parrucchiere)?
No, non potremo rifiutare di rilasciare le nostre generalità in quei negozi o ristoranti che lo chiederanno. La misura è prevista nei diversi protocolli e serve al tracciamento delle persone eventualmente entrate in contatto con positivi. L’elenco va mantenuto per 14 giorni.
Che cosa si raccomanda ai cittadini italiani?
È fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5° C), che dovranno contattare il proprio medico curante. È vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. È fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria.
Quali sono le limitazioni ancora in vigore?
È consentito l’accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; è consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. È consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.
Sono consentite le manifestazioni pubbliche?
Sì ma soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.
Che cosa indicano i valori R0 e Rt?
Il valore R0 (si legge R con zero), ovvero il numero di riproduzione di base, indica il numero medio di infezioni direttamente provocate da ciascun individuo infetto all’inizio dell’epidemia e in assenza di misure di contenimento. Se R0 è 2 significa che in media ogni contagiato infetterà due persone, se è 3 ne contagerà 3, ciascuno dei quali contagerà a sua volta lo stesso numero di persone. Maggiore è il valore di R0 e più elevato è il rischio di diffusione del virus. Se R0 è minore di 1 (cioè ogni infettato contagia meno di una persona), significa che l’infezione tenderà a estinguersi naturalmente perché diminuirà progressivamente il numero dei contagiati. Rt (si legge R con t) è l’espressione dello stesso indice in un dato momento dell’epidemia in funzione delle misure di contenimento adottate. Quanto più Rt sarà vicino a zero, tanto più rapida sarà l'eliminazione dell’infezione nella popolazione. Rt permette di misurare l’efficacia degli eventuali interventi di prevenzione e restrizione adottati per limitare e contrastare la diffusione della malattia.
Nel caso di sintomi o di dubbi a chi mi posso rivolgere?
Rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale (in Abruzzo è 800595459).
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