Licenziato il portiere del Comune

Christian Rusiello perde il posto per essersi allontanato dal lavoro, l’Ugl insorge

PESCARA. Christian Rusiello, da oltre sei anni portiere all’ingresso principale del Comune, è stato licenziato. L’Italpol, la ditta di vigilanza cui l’ente ha affidato il servizio di controllo e sicurezza agli ingressi del municipio, ha inviato una lettera al dipendente per avvertirlo del licenziamento con effetto immediato. Rusiello ha scoperto di aver posto di lavoro al ritorno da una breve vacanza e si è sentito crollare il mondo addosso.

L’ex dipendente dell’Italpol ha subito impugnato il provvedimento di licenziamento davanti al giudice del lavoro. Nel frattempo, si è mobilitato anche il sindacato dell’Ugl. Il suo caso è stato affrontato la settimana scorsa in una seduta congiunta delle commissioni Vigilanza e Statuto.

Si è scatenato, dunque, un putiferio. Rusiello sostiene di essere vittima di un sopruso e di essere stato punito ingiustamente per essersi allontanato solo per poco tempo dal posto di lavoro per recarsi al bar. Ma nella lettera di licenziamento si parla di «gravi e ripetuti comportamenti disciplinarmente sanzionabili con la cessazione del rapporto di lavoro per giusta causa». Sarebbero 5 le lettere di contestazioni inviate all’ex dipendente. Rusiello, tuttavia, si è più volte esposto nei confronti della ditta per lamentarsi del fatto di percepire stipendi più bassi rispetto al passato, quando svolgeva il servizio di portierato con un’altra società. A suo dire, sarebbe stata architettata una manovra per farlo fuori. Anche il segretario regionale Ugl sicurezza civile Fabio Urbini ha bollato come «illegittimo» il licenziamento e ha impugnato l’atto. (a.ben.)

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