Liste Pdl, Chiodi contro Cicchitto «Inaccettabile che comandi in Abruzzo» Il coordinatore: »Dice cose demenziali»

E’ ormai guerra su tutti i fronti all’interno del Pdl abruzzese dopo la presentazione delle liste per le politiche. Il presidente della Regione, che si è ribellato ad alcune candidature imposte da Roma, oggi ha attaccato il coordinatore Pdl Fabrizio Cicchitto sostenendo che è «inaccettabile» che comandi in Abruzzo. Durissima la replica del parlamentare che ha gelato il Governatore: «Chiodi dice cose assolutamente demenziali»

PESCARA. E’ ormai guerra su tutti i fronti all’interno del Pdl abruzzese dopo la presentazione delle liste per le elezioni politiche. Il presidente della Regione Gianni Chiodi, che si è ribellato ad alcune candidature imposte da Roma, oggi ha attaccato il coordinatore Pdl Fabrizio Cicchitto sostenendo che è «inaccettabile» che comandi in Abruzzo. Durissima la replica del parlamentare che ha gelato il Governatore: «Chiodi dice cose assolutamente demenziali». Contro Chiodi è sceso in campo anche il parlamentare Pdl Sabatino Aracu, già criticato da Chiodi nei giorni scorsi: «Reputo assolutamente inaccettabili gli attacchi contro il Pdl e contro la mia persona fatti dal Presidente Chiodi». Intanto su Chiodi convergono anche le ire dei maggiorenti del partito a Pescara, che non esprime neppure un candidato nelle posizioni forti. Il coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri ha annunciato di essersi dimesso domenica scorsa dal suo incarico e ha chiesto a Chiodi di firmare un'"agenda Pescara" altrimenti non ritirerà le sue dimissioni. "Resto sempre un militante Pdl, ma se non ci sarà l’impegno del presidente della Regione, io sarò un semplice militante, e vuol dire che qui qualcuno verrà a fare la campagna elettorale", ha detto Sospiri.

CHIODI CONTRO CICCHITTO Riferendo di un acceso battibecco con Fabrizio Cicchitto nelle concitate ore dello scorso fine settimana che hannopreceduto la presentazione delle liste il Governatore Chiodi ha detto «di aver capito anche molte cose di questo partito e ho capito che bisogna entrare in contrasto con alcune logiche di questo partito. Perchè io non accetto che il coordinatore dell’Abruzzo di fatto sia Cicchitto (e non Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano ndr). Non l’accetto, abbiamo un modo diverso di affrontare le tematiche, di fare politica». «Di conseguenza io porrò una questione al partito nazionale subito dopo queste elezioni perchè credo che si debba e evitare che per il futuro si possano ripetere cose di questo genere. Perchè il partito è forte, e sarà capace di una grossa performance», ha chiuso Chiodi, che non ha risparmiato una frecciata anceh al parlamentare uscente non ricandidato Sabatino Aracu: «La questione era: o io Chiodi o  Aracu, o io Chiodi o Razzi come onorevole... Oggi  Aracu si prenderà una pausa di riflessione, si occuperà della federazione pattinaggio».

LA REPLICA DI CICCHITTO E ARACU. «Chiodi dice cose assolutamente demenziali: ho espresso il mio parere su quasi tutte le liste presentate nelle varie regioni d’Italia e ciò ovviamente non ha suscitato nessuno scandalo o ritorsione», ha replicato Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. «Nel corso della discussione sulla lista in Abruzzo, ho espresso liberamente il mio parere che per altro è stato totalmente disatteso visto come poi è venuta fuori la lista a testimonianza del fatto che rispetto all’Abruzzo il sottoscritto non esercita alcuna influenza nè pretende di esercitarla. La mia critica di fondo riguardava il metodo seguito nelle scelte. Aggiungo anche che, per senso di responsabilità, che a Chiodi manca totalmente, non ho dato alcuna pubblicità a questo dissenso perchè sono del parere che, una volta che le liste sono fatte, esse vanno difese», conclude.

«Reputo assolutamente inaccettabili gli attacchi contro il Pdl e contro la mia persona fatti dal Presidente Chiodi. Ritengo che questi eccessi polemici possono essere dettati solo dalla ricerca di creare un diversivo di fronte ai dissensi che la lista da lui stesso così fortemente voluta sta provocando. In ogni caso, malgrado tutto, confermo il mio sostegno al PdL e al Presidente Berlusconi nella prossima campagna elettorale», ha dichiarato invece Sabatino Aracu, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera.

PESCARA, LA RIVOLTA DEGLI ESCLUSI Intanto parte da Pescara la ’rivoltà degli esclusi dalle liste elettorali del Pdl. E a guidare la protesta è il gruppo formato dal coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri, dal presidente della Provincia Guerino Testa e dalla consigliera regionale Federica Chiavaroli. Il bersaglio, se non ci sono candidati pescaresi nelle liste del Pdl, mentre invece c’è il contestato Razzi, è soprattutto il presidente della Regione Gianni Chiodi, originario di Teramo: «La deve smettere di ragionare come fosse il presidente della provincia di Teramo», ha detto Sospiri, nipote dell’ex sottosegretario Nino Sospiri, scomparso nel 2006. Sospiri parla di ’liste indecorosè, di dimissioni presentate domenica e non ancora ritirate perchè visto che mancherà un parlamentare Pdl espressione di Pescara «centro più importante della Regione». «Ora Chiodi venga a Pescara a firmare una agenda di lavoro, un impegno con il partito pescarese, perchè se è stato capace di fare una battaglia per trovare i fondi per l’alluvione nel teramano, deve essere capace di fare altrettanto per il porto di Pescara. La nostra agenda pescarese sarà la base della nostra campagna elettorale. Non ritiro le mie dimissioni fino a quando Chiodi non firma questo impegno. Resto sempre un militante Pdl, ma se non ci sarà l’impegno del presidente della Regione, io sarò un semplice militante, e vuol dire che qui qualcuno verrà a fare la campagna elettorale. Venga a firmare, se vuole i voti della nostra città».

Ma l’obbiettivo principale sono gli equilibri interni al Pdl Abruzzo: «È finito un ciclo. Finita la campagna elettorale - ha chiuso Sospiri - bisognerà ricomporre e rinnovare gli organi di partito e modificare gli equilibri marsico-teramani...», ha chiuso alludendo anche al coordinatore regionale senatore Filippo Piccone, originario di Celano (L’Aquila).