l'arresto

Loreto Aprutino, per non pagare il conto minaccia la barista e litiga con gli agenti

Il giovane è stato arrestato dai carabinieri. Nei giorni scorsi diverse segnalazioni al 112 sul suo conto

LORETO APRUTINO. Birra e panino. Entrando in un bar di Loreto Aprutino ha chiesto e ottenuto ciò che voleva, ma una volta avuto ciò che chiedeva per consumare la sua merenda, ha detto a chiare lettere di non avere intenzione di saldare il conto, anzi era assolutamente intenzionato ad andare via senza versare neppure un euro. È finita male per Paolo Antico, 25 anni, che due giorni fa, dopo questo episodio, i carabinieri hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e estorsione.

È stata la proprietaria del bar a rivolgersi ai militari dell’Arma del posto, diretti da Mauro Verardi, componendo il 112 quando il cliente insolvente si trovava ancora all’interno dell’attività. La donna ha segnalato ai carabinieri che il giovane non voleva pagare il conto, dopo aver pretesto qualcosa da mangiare e da bere. Inutile ogni tentativo della barista di far ragionare il 23enne, che non ha gradito le richieste insistenti di denaro, come se fosse normale consumare cibi e bevande gratuitamente all’interno di un bar. Il giovane ha anche mostrato di essersela presa per l’insistenza della barista e le ha detto che se avesse continuato a chiedere soldi le avrebbe fatto del male.

La malcapitata non ha perso tempo e ha chiesto ai carabinieri di intervenire rapidamente, prima che il giovane si allontanasse da lì, e nel giro di poco la pattuglia ha raggiunto l’attività e bloccato Paolo Antico, chiedendogli ragione del suo comportamento. Lui non ha cambiato registro, anzi. Anche con i carabinieri il suo approccio è stato arrogante e violento, nel tentativo di evitare di finire di guai, e invece ha ottenuto l’effetto contrario. Per i militari dell’Arma (la compagnia è quella di Montesilvano, agli ordini del capitano Vincenzo Falce) l’episodio non sarebbe una novità perché anche nei giorni scorsi sono arrivate al 112 altre segnalazioni e lamentele di cittadini e gestori di locali pubblici, infastiditi dalle condotte del 23enne.

Per lui, dopo l’ultima bravata, è scattato l’arresto, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e estorsione. Ieri mattina c’è stata la convalida, in Tribunale, dopodiché Antico è finito ai domiciliari.

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