Luciani accusa il Pd e blinda la ricandidatura

Viani e Di Renzo: «Improbabile l’appoggio dei vertici del partito al sindaco» Ma lui ribatte: «Ho fatto patti precisi con il segretario regionale Rapino»

FRANCAVILLA. È riesplosa la bagarre in casa Pd, dopo che il sindaco Antonio Luciani ha annunciato, dal suo blog, l’impegno preso pubblicamente dal segretario regionale Marco Rapino di appoggiare il sindaco uscente alle elezioni amministrative 2016. Impegno preso martedì scorso, in una riunione a cui erano presenti sia il segretario regionale Marco Rapino, che il provinciale Chiara Zappalorto.

«Nel corso di un’assemblea tenuta davanti a una cinquantina di simpatizzanti di area Pd, tra giovani e figure storiche, il segretario regionale è stato molto chiaro. La lista del Pd sarà al mio fianco», afferma Luciani. «Niente ritorno al passato, però. I candidati che la comporranno saranno rigorosamente condivisi tra me e lui con il supporto del segretario provinciale. Ovviamente, in questo, io rispetterò fino in fondo i consigli ed i suggerimenti di tutti i consiglieri di maggioranza che, coerentemente, sono stati al mio fianco in questo mandato. Mi sembra di poter affermare che il dado è tratto».

Non si è fatta attendere la reazione su Facebook del segretario cittadino Pd Edoardo Viani che, tagliato fuori dall’incontro, ritiene «improbabili le dichiarazioni del sindaco addebitate ai segretari regionale e provinciale: si tratta certamente di un desiderio legittimo e ambizioso del medesimo che pone la questione anche sotto il profilo della goliardia», dice Viani.

«Il Pd locale, pur se ha convenuto con i vertici regionali e provinciali il sostegno politico alle prossime elezioni 2016, è tuttora in grado di poter decidere le modalità riguardanti il programma politico e la strutturazione della lista, e quindi, selezionare i candidati a sostegno di Luciani, ovviamente in accordo con il medesimo e con i vertici del Pd».

Parole di fuoco dal consigliere Pd Stefano Di Renzo. «Il Pd ha toccato il fondo», dice, criticando la riunione tenuta senza la presenza del segretario cittadino Viani e del gruppo consiliare Pd (attualmente in opposizione). Poi, accusa i vertici del Pd di aver consegnato il partito «mani e piedi» a Luciani e «ai suoi consiglieri di maggioranza». «La contraddizione è interna al Pd», ribatte Luciani, «ho fatto patti precisi con il segretario regionale Rapino. Mentre io parlo ai cittadini, Viani e Di Renzo parlano tra loro di questioni che non interessano i francavillesi. Noi saremo giudicati su quanto di positivo abbiamo fatto per la città. Andiamo avanti con la chiarezza e la trasparenza di sempre. Le mie liste sono quasi pronte; mancano solo gli ultimi ritocchi. Saranno presentate prima di Natale».

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